EMERGENZA NEVE A PESCOCOSTANZO, OPERAI AL LAVORO SENZA SOSTA

“Quando la neve si unisce al vento diventa bufera, quando la neve cade copiosa è davvero impossibile raggiungere la perfezione. Pertanto, sappiamo benissimo che insieme a noi state avendo disagi e di questo ci scusiamo in anticipo. Ma permetteteci di ringraziare apertamente tutti gli operai comunali, spesso bistrattati e oggetto di dure critiche, e i privati coinvolti nella pulizia della neve”.

Con queste parole, pubblicate in una nota sui canali social, il Comune di Pescocostanzo ha voluto esprimere il proprio apprezzamento verso chi si sta adoperando per fronteggiare l’ondata di maltempo che ha colpito il territorio.

In occasione della vigilia di Natale, ieri, i tecnici comunali sono stati impegnati ininterrottamente dalle 5 del mattino fino alle 18,30, lavorando per garantire la viabilità e la sicurezza dei cittadini. Oggi, 25 dicembre, gli spazzaneve sono di nuovo operativi dalle 4,30, per cercare di ridurre al minimo i disagi in un giorno in cui molti vorrebbero trascorrere serenamente le festività natalizie.

One thought on “EMERGENZA NEVE A PESCOCOSTANZO, OPERAI AL LAVORO SENZA SOSTA

  • Sulmona 26. 12. 2024

    Con l’auto elettrica ed il rifacimento delle abitazioni Green gente che non capisce niente di metereologia sta mandando l’Italia e l’Europa in fallimento, sono tutti di ambientalisti ed ecologisti la cui parte politica è ben definita. Con i soldi dei fondi europei Pnrr e di Coesione europei ci si potrebbero comprare molti mezzi per tenere le strade sgombre dalla neve e dal ghiaccio al posto di chiuderle, siamo nel 2024 ed è inaccettabile che le aree interne montane e collinari siano isolate con un rischio altissimo in caso di emergenza sanitaria o sismica, ma in che retrograda regione viviamo? Le amministrazioni comunali ed i cittadini si dessero da fare unendo le forze tra valligiani e facessero acquistare i mezzi dall’Anas e per gli stessi municipi. Spiegate cortesemente agli incompetenti climatici che la crisi climatica è inesistente e lo dimostra questo inverno come gli inverni del 1944, 1956,1985 e seguenti. La città di Valencia dal 1328 ad oggi ha avuto ben 24 alluvioni, la penultima nel 1957 con oltre 100 morti ed allora non c’era l’inquinamento di oggi, quindi gli ecologisti ambientalisti la cui parte politica è ben definita, andassero a studiare prima di dare inutili lezioni.
    distinti saluti
    Domenico Silla Infermiere classe 1967

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