PROCESSO PER UCCISIONE ORSA AMARENA: ATTI RINVIATI PER VIZIO PROCEDURALE

Si è tenuta questa mattina l’udienza preliminare davanti al Giudice del Tribunale di Avezzano per il caso che vede imputato Andrea Leombruni, 58 anni, residente a San Benedetto dei Marsi, accusato di aver ucciso a colpi di fucile l’orsa Amarena nella notte del 31 agosto 2023. Tuttavia, un vizio di incompetenza procedurale ha portato il giudice a rimettere gli atti alla Procura, che dovrà riformulare l’accusa davanti al giudice monocratico.

L’orsa Amarena, simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), era conosciuta a livello internazionale per il suo ruolo nella tutela dell’ambiente e nella promozione del territorio. La sua uccisione aveva destato un’ondata di indignazione, aggravata dalla dispersione dei due cuccioli rimasti orfani.

COMUNE DI VILLALAGO IN PRIMA LINEA

Tra i quaranta enti e associazioni costituiti parte civile figurano il Comune di Villalago, i parchi nazionali e regionali, la Regione Abruzzo e numerose associazioni animaliste e ambientaliste. Villalago, rappresentato dall’avvocato Domenico Ciancarelli, ha richiesto la condanna dell’imputato al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali.

L’avvocato Ciancarelli ha sottolineato che Amarena non era solo un’orsa protetta, ma un elemento chiave del patrimonio ambientale e dell’identità del Comune. Villalago aveva infatti attuato misure specifiche di protezione per l’animale, conferendole anche la cittadinanza onoraria pochi mesi prima della sua morte. “La scomparsa di Amarena ha leso gravemente l’immagine del Comune, che grazie a lei aveva ottenuto visibilità internazionale attraverso documentari come Il mio vicino è un orso, trasmesso dalla BBC e dal National Geographic”, ha dichiarato il legale.

LE ACCUSE CONTRO LEOMBRUNI

Andrea Leombruni è accusato di uccisione di animale con l’aggravante della crudeltà, poiché avrebbe sparato senza alcuna valida motivazione. La perizia balistica disposta dalla Procura ha confermato che i colpi sono stati esplosi con l’intento di uccidere e non per errore. L’avvocato difensore dell’imputato, Berardino Terra, attenderà ora la nuova citazione a giudizio per la ripresa del processo.

LA PROTESTA DELLE ASSOCIAZIONI

In concomitanza con l’udienza, si è svolto un sit-in davanti al Tribunale di Avezzano, organizzato dalle associazioni animaliste e ambientaliste che chiedono giustizia per Amarena e un maggiore impegno nella tutela degli animali selvatici.

Il rinvio degli atti rappresenta un rallentamento nel percorso di giustizia, ma la determinazione delle parti civili e delle istituzioni coinvolte dimostra che il caso Amarena resta una questione centrale per l’Abruzzo e per il Paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *