CARCERE PRESTO SCHERMATO PER I CELLULARI: SI VALUTA L’INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA DI JAMMER
Il Ministero della Giustizia potrebbe implementare un sistema di jammer nel carcere di Sulmona per limitare l’uso di telefonini cellulari da parte dei detenuti. Questa notizia rappresenta una speranza concreta per migliorare la sicurezza all’interno della struttura e ottenere maggiore controllo sulle comunicazioni illecite. Il tema del carcere di Sulmona è di grande attualità, specialmente per le carenze di organico e l’aumento delle aggressioni nei confronti della polizia penitenziaria. La senatrice Gabriella Di Girolamo ha già interpellato il governo su queste problematiche, sottolineando l’importanza di garantire un ambiente di lavoro più sicuro per gli agenti di custodia.
Il carcere di Sulmona è da tempo sotto il controllo delle autorità per le difficoltà operative e le problematiche interne. L’insufficienza di personale e l’elevato numero di detenuti pericolosi rendono la situazione complessa. Gli agenti di polizia penitenziaria sono costantemente in prima linea, affrontando situazioni critiche e pericolose, compresi attacchi violenti da parte di alcuni detenuti. Questi eventi non solo mettono a rischio la sicurezza degli agenti, ma anche quella di tutti gli individui a interno della struttura carceraria.
Negli ultimi mesi, la senatrice Di Girolamo ha denunciato ripetutamente queste problematiche, facendo emergere la necessità di intervenire urgentemente per migliorare le condizioni lavorative e la sicurezza all’interno del carcere. L’uso di telefonini cellulari da parte dei detenuti, a cui è consentita una libertà di comunicazione che spesso sfocia in attività illecite, ha messo in allerta tutto il personale. Sotto pressione dalla crescente violenza, i lavoratori devono affrontare turni massacranti e condizioni di lavoro molto difficili.
In questo contesto, la proposta di installare dei jammer potrebbe rappresentare una soluzione temporanea ma necessaria per schermare le comunicazioni clandestine all’interno delle mura del carcere, dando un segnale forte e chiaro sulla volontà di affrontare e risolvere queste difficoltà.
SODDISFATTA LA SENATRICE DI GIROLAMO
“La notizia secondo cui il Ministero della Giustizia starebbe verificando la fattibilità dell’installazione di sistemi jammer (disturbatori di frequenze) per schermare il carcere di Sulmona (AQ) e impedire quindi l’utilizzo di telefoni cellulari è di quelle che fa ben sperare. Lo scorso mese di novembre ho presentato un’interrogazione urgente al ministro proprio per chiedere di procedere in tal senso. Quella del carcere Sulmona è questione ben nota e più volte denunciata dalla sottoscritta: carenze di organico; polizia penitenziaria che subisce violente aggressioni da parte di detenuti estremamente pericolosi e costretta a turni massacranti, in condizioni di lavoro al limite; detenuti che riescono a far circolare droga e telefoni, e quindi a comunicare tra di loro e con l’esterno, con estrema facilità”. “Intervenire è d’obbligo ed esprimo soddisfazione per quello che sembra essere un primo importante passo nella giusta direzione. Bene quindi l’introduzione di jammer, restano tuttavia da sciogliere i nodi relativi alla carenza di organico e alle continue e violente aggressioni a carico della polizia penitenziaria. Per tali motivi, nel testo depositato poche settimane fa, ho richiesto anche il rigoroso rispetto della circolare del Dipartimento per l’amministrazione Penitenziaria del 22 luglio 2020, n. 3689/6139, con particolare riferimento al trasferimento in altra struttura dei detenuti particolarmente facinorosi”. Così in una nota la senatrice Gabriella Di Girolamo.
Capisco che i detenuti debbano potere arrivare nel tempo alla riabilitazione ma penso dipenda dai resti per cui si trovano in carcere. Non essendo cmq il carcere un albergo, l’uso dei telefoni cellulari non dovrebbe essere concesso. Si adatta una stanza con alcuni telefoni fissi e i detenuti telefonano da quelli, con nr che vengono registrati. Si stabilisce anche quante telefonate a settimana possono ricevere e anche queste sui fissi, con nr registrati. Assurda la libertá di parlare con l’esterno di cui godono.