VA BENE LA ZONA 30, MA BICINCONTRIAMOCI CRITICA LA NUOVA DELIBERA: “MANCA COERENZA”
L’associazione Bicicontriamoci prende posizione sull’ultima delibera della giunta comunale che introduce la zona 30 in alcune aree della città. “Un passo avanti importante in tema di mobilità – afferma l’associazione – soprattutto come presa di coscienza del fatto che troppo spesso la velocità uccide e che un impatto a 50 km/h può comunque produrre danni irreparabili. Tuttavia, non è chiara la ratio delle scelte effettuate”.
L’associazione sottolinea come Sulmona, per molti aspetti una città definita “sonnacchiosa”, si trasformi invece in un luogo di guida aggressiva, con auto che sfrecciano anche nel centro storico, mettendo a rischio pedoni e ciclisti. “Per questo motivo – prosegue Bicicontriamoci – ben venga il provvedimento, ma solo se rappresenta l’inizio di una trasformazione che porti l’intera città a un limite massimo di 30 km/h”.
La critica principale riguarda la selettività delle strade interessate dalla delibera. “Perché applicare il limite su viale Togliatti, dove ci sono diverse scuole, e non su viale 25 Aprile? E lo stesso discorso vale per via Dalmazia e altre vie del provvedimento. Si crea una situazione schizofrenica in cui in pochi metri si passa da un limite all’altro, generando confusione tra gli automobilisti”.
Bicicontriamoci avanza poi una proposta più radicale: l’istituzione delle strade scolastiche, chiudendo l’accesso ai veicoli nelle aree limitrofe agli istituti, fatta eccezione per i residenti. Per il centro storico, invece, l’associazione auspica un provvedimento ancora più deciso: “Secondo noi le auto non dovrebbero proprio transitare, neanche a passo d’uomo. Ma questa, purtroppo, è un’altra storia”.
Il tema ha acceso il dibattito tra i residenti e i commercianti del centro storico, divisi tra la necessità di maggiore sicurezza e il timore che nuove limitazioni possano ostacolare le attività economiche. La delibera, seppur accolta come un segnale di attenzione, sembra lasciare aperte molte questioni sulla sua applicazione e sul futuro della mobilità urbana a Sulmona.