VALLELARGA, EMERGENZA IDRICA RISOLTA IN POCHE ORE: LA DENUNCIA DI CARMELO PANTÈ E IL PLAUSO DI DOMENICO VENTRESCA

Nuova segnalazione di disservizi nella distribuzione dell’acqua nella frazione di Vallelarga. A sollevare la questione è Carmelo Pantè, ex consigliere comunale, che in una nota denuncia l’ennesima mancanza di acqua ai rubinetti delle abitazioni locali, verificatasi proprio nella mattinata di Santa Lucia.

“Questa volta non scrivo come consigliere comunale, avendo da tempo abbandonato l’assise civica di Pettorano sul Gizio, ma come semplice cittadino residente nella frazione di Vallelarga”, esordisce Pantè, sottolineando come la problematica si ripresenti con preoccupante regolarità. La causa sembra essere, ancora una volta, lo svuotamento del serbatoio di accumulo che alimenta la rete idrica locale.

“È inconcepibile ed inaccettabile che il paese che fornisce l’acqua alla maggior parte del comprensorio peligno rimanga privo della risorsa idrica mentre a valle le utenze funzionano normalmente”, prosegue l’ex consigliere. Pantè richiama l’attenzione sul paradosso che vive Pettorano, località in cui si trova la sorgente che alimenta il principale acquedotto della valle Peligna, ma che paradossalmente è costretta a subire frequenti interruzioni del servizio.

La situazione è aggravata dall’abbassamento della falda del fiume Gizio, che obbliga l’ente gestore a pompare l’acqua dalle profondità per garantire il servizio. Tuttavia, Pantè evidenzia che la rottura di una pompa non dovrebbe tradursi in disagi sistematici per gli abitanti del territorio. “Come è possibile che nessuno si accorga che un serbatoio si sta svuotando intervenendo nell’immediato?”, si domanda.

L’ex consigliere propone inoltre un meccanismo di solidarietà che, in situazioni di emergenza, consenta di ridurre temporaneamente la portata verso i comuni a valle, garantendo al contempo la continuità del servizio per Pettorano. “A qualcuno viene in mente che l’interruzione del servizio colpisce le fasce più deboli della popolazione come anziani, malati e persone con disabilità?”, chiede con tono preoccupato.

Pantè conclude il suo intervento con un appello alle autorità e all’ente gestore, affinché si intervenga con urgenza per risolvere le criticità nella gestione delle infrastrutture idriche. “È chiaro che qualcosa non funziona e chi gestisce dovrebbe intervenire”, sottolinea, lasciando spazio a riflessioni sulla necessità di una gestione più efficiente e sensibile alle esigenze della comunità.

Tuttavia, il problema verificatosi nella mattinata è stato risolto in poche ore, come spiega Domenico Ventresca, residente di Vallelarga: “Voglio elogiare l’operato della Saca che si è interessata da questa mattina alle 7.30. Verso le 11 l’acqua già era tornata. La pressione era debole, ma adesso al rubinetto la pressione è tornata nella normalità. A casa si può rompere un frigorifero, una conduttura e si può rompere anche una conduttura alla Saca, quindi si tratta di polemiche esagerate che non mi sembra il caso di farle. La Saca in passato è sempre prontamente intervenuta. Elogio quindi gli operai della Saca”.

L’episodio, purtroppo, riaccende i riflettori su un problema che da anni affligge il territorio, richiedendo interventi strutturali per garantire un servizio essenziale come l’accesso all’acqua, ma testimonia anche l’efficienza degli interventi del gestore in situazioni di emergenza.

 

 

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