LEGGE MANCIA, PIOGGIA DI SOLDI PER L’OVIDIANA SULMONA
Una mancia non si nega a nessuno, soprattutto agli amici e ai propri elettori. Dopo la recente assegnazione dei contributi regionali previsti dalla cosiddetta “Legge Mancia”, a Sulmona, fa scalpore che la squadra di calcio che milita nel campionato di Eccellenza, abbia ottenuto non solo il contributo più alto tra le associazioni sportive locali, ma addirittura una somma di gran lunga superiore rispetto a realtà che danno lustro alla città a livello culturale e nazionale, come la Camerata Musicale e Sulmona Cinema. L’Ovidiana Sulmona, dunque, come se fosse la Giostra Cavalleresca. Incredibile ma vero.
Sono stati due i contributi assegnati all’Ovidiana Sulmona del presidente Oreste De Deo che, in campagna elettorale non ha fatto nulla per nascondere le sue simpatie prima per il candidato sindaco Andrea Gerosolimo, e poi, alle regionali, per la moglie Marianna Scoccia: il primo di 50mila euro e l’altro di 5mila euro. Per contro, il Sulmona Futsal, squadra militante in Serie A2, la terza categoria nazionale di calcio a 5, che rappresenta la città con una visibilità ben più ampia, con trasferte in Lazio e Campania, ha ricevuto solo due contributi di importi molto inferiori: 4mila e 3mila euro. Questa disparità alimenta il sospetto che le decisioni di assegnazione dei fondi non rispondano a criteri oggettivi di merito o di rilevanza per il territorio ma siano condizionati al legame personale che i politici hanno con i dirigenti delle società interessate.
Il contributo all’Ovidiana Sulmona si inserisce in un contesto di forte disparità nei confronti di tutte le altre società sportive del territorio. La questione in generale della “Legge Mancia”, sta scatenando un caso politico. Luciano D’Amico, capogruppo dell’opposizione in consiglio regionale, ha criticato duramente il presidente Lorenzo Sospiri per la gestione opaca dei fondi di tale legge, chiedendo trasparenza sui criteri di assegnazione e denunciando tagli non giustificati rispetto alla legislatura precedente. “Ci dica, presidente,” ha dichiarato D’Amico, “chi ha deciso cosa finanziare e con quali criteri sono stati effettuati i tagli per complessivi 8 milioni di euro rispetto all’allegato precedente. Quali realtà territoriali sono state giudicate meno meritevoli? E gli altri 13 milioni e mezzo di stanziamenti dove sono finiti?”.
La questione pone interrogativi più ampi sulla gestione delle risorse pubbliche in Abruzzo. Se da un lato è giusto sostenere le associazioni locali, dall’altro è fondamentale che i fondi siano distribuiti in maniera equa e trasparente, valorizzando chi realmente contribuisce al prestigio e alla crescita del territorio. In questo caso, la scelta di destinare una somma così rilevante ad alcune società a discapito di altre realtà sportive e culturali, sembra difficilmente giustificabile.
Sulmona merita una gestione delle risorse che guardi al futuro e premi l’eccellenza, non una distribuzione che sembra rispondere più a logiche di vicinanza politica che a criteri oggettivi. L’Ovidiana Sulmona è una realtà importante che merita sicuramente il giusto sostegno, ma la città non è rappresentata solo da una squadra: ci sono tante associazioni, sportive e culturali, che ogni giorno lavorano per rendere Sulmona più viva e competitiva.
Sotto nel download l’elenco completo dei contributi assegnati alle varie società e associazioni abruzzesi: