CRISI MARELLI, BIANCHI: APPELLO PER UNA STRATEGIA UNITARIA E INCISIVA

Sulmona si trova ad affrontare una nuova crisi industriale che minaccia di travolgere l’economia della Valle Peligna. La situazione della Marelli, strettamente legata all’indotto Stellantis, pone interrogativi urgenti sul futuro occupazionale e produttivo del territorio. In questo contesto, Elisabetta Bianchi, esponente di Direzione Sulmona, lancia un appello per adottare una strategia metodica e condivisa, evitando interventi tardivi che aggraverebbero ulteriormente la situazione.

RUOLO DEL CONSIGLIO COMUNALE E DEL SINDACO

In vista della seduta di consiglio comunale aperta, convocata per il prossimo 20 dicembre, Bianchi sollecita il sindaco Gianfranco Di Piero a prendere in mano la situazione, serrando le fila della politica locale e promuovendo l’adozione delle misure previste per le aree di crisi complessa. Il primo passo, secondo Bianchi, consiste nella presentazione di dati precisi e aggiornati sulla situazione socioeconomica della città: reddito medio pro capite, rapporto PIL locale, tasso di disoccupazione e mortalità imprenditoriale.

Questi dati costituirebbero la base per avviare una concertazione tra istituzioni locali, regionali e nazionali, finalizzata a richiedere il riconoscimento dello stato di crisi complessa per Sulmona e la Valle Peligna.

PRECEDENTE DA CONSIDERARE

Bianchi ricorda che nel 2016 Sulmona era già stata identificata come area di crisi non complessa, beneficiando di misure specifiche per la riqualificazione produttiva delle piccole e medie imprese. Tuttavia, i risultati di quell’intervento non sono noti. Oggi, la crisi della Marelli pone sfide ancora più gravi, rendendo indispensabile l’attivazione di tutti gli strumenti legali per mitigare l’impatto sul tessuto socioeconomico locale.

NECESSITÀ DI UNA STRATEGIA CHIARA E CONDIVISA

Per fronteggiare la crisi, Bianchi propone una strategia basata su quattro pilastri:

  1. Analisi approfondita dei dati economici e occupazionali per orientare gli interventi.
  2. Concertazione istituzionale, con il coinvolgimento dei rappresentanti regionali e parlamentari.
  3. Richiesta dello stato di crisi complessa, che consentirebbe di accedere a risorse e misure specifiche attraverso un accordo di programma tra il MIMIT e la Regione Abruzzo.
  4. Pianificazione di interventi mirati, con l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione e rilanciare il tessuto produttivo della Valle Peligna.

SGUARDO AL FUTURO

La crisi Marelli rappresenta un banco di prova cruciale per Sulmona. Come sottolinea Elisabetta Bianchi, è necessario agire con determinazione, linearità e unità di intenti per evitare che questa emergenza si traduca in un disastro economico e sociale. L’impegno delle istituzioni e la partecipazione attiva della comunità saranno fondamentali per costruire un futuro di ripresa e sviluppo per l’intera area.

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