AUTONOMIA DIFFERENZIATA, IL PD DI SULMONA LANCIA L’ALLARME: CONVEGNO IL 7 DICEMBRE

“AutoNOmia differenziata: le sfide che ci attendono” è il titolo del convegno organizzato dal Partito democratico di Sulmona per discutere dei rischi legati all’autonomia differenziata e delle conseguenze che questa potrebbe avere sulla stabilità del Paese. L’incontro, previsto per giovedì 7 dicembre alle 11 nella sede del Pd in corso Ovidio, punta a sensibilizzare la cittadinanza e a mettere in luce i pericoli di una riforma considerata dannosa e divisiva.

Secondo i promotori dell’iniziativa, l’autonomia differenziata amplificherebbe le disuguaglianze tra le regioni settentrionali e meridionali, compromettendo diritti fondamentali come il lavoro, la salute e l’istruzione. “Non possiamo permettere che una legge del genere venga approvata – sottolineano i rappresentanti del Pd – perché le sue ricadute rischiano di essere devastanti per la coesione sociale del Paese”.

Ad aprire il convegno sarà il coordinatore cittadino del Pd, Teodoro Marini. L’incontro, moderato da Guido Angelilli, capogruppo del Pd al Comune di Pacentro, vedrà la partecipazione di esperti e rappresentanti del mondo accademico e sindacale:

  • Luciano D’Amico, professore e consigliere regionale,
  • Fabrizio Politi, professore ordinario di diritto costituzionale,
  • Aldo Ronci, economista,
  • Francesco Marrelli, segretario della Cgil dell’Aquila.

Il convegno rappresenta un momento di confronto importante per approfondire le criticità e comprendere meglio l’impatto che una riforma così controversa potrebbe avere sul tessuto socioeconomico del Paese.

Il Partito democratico ribadisce il proprio impegno per fermare questa legge, che ritiene contraria ai principi di giustizia e uguaglianza sanciti dalla Costituzione. “È il momento di mobilitarsi – concludono gli organizzatori – per difendere i valori di coesione e solidarietà che uniscono l’Italia”.

One thought on “AUTONOMIA DIFFERENZIATA, IL PD DI SULMONA LANCIA L’ALLARME: CONVEGNO IL 7 DICEMBRE

  • Dopo anni di scempi regionali sarebbe arrivata la soluzione così gli amministratori e politici dovranno finalmente affrontare le loro responsabilità e provare a lavorare.

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