AL VIA IL PROCESSO A CARICO DEL MEDICO LEOMBRUNI CHE SI FACEVA PAGARE FALSE TERAPIE PER IL COVID

È iniziato oggi il processo a carico di Paolo Leombruni, ex medico del pronto soccorso di Sulmona, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria per aver chiesto e ricevuto 1.750 euro per una cura domiciliare somministrata a un paziente. L’imputato è accusato di concussione per aver avanzato una richiesta di pagamento illegittima per prestazioni sanitarie non documentate.

Secondo le accuse, il paziente, bloccato a casa a causa dei protocolli sanitari in vigore durante l’emergenza Covid-19, aveva contattato Leombruni per avere informazioni sullo stato di salute della propria consorte, ricoverata all’ospedale di Sulmona. Durante la telefonata, il medico avrebbe proposto una terapia alternativa per trattare l’infezione, iniziata dopo il terzo tampone positivo dell’uomo. La cura, che prevedeva sia somministrazione endovenosa che orale, consisteva in sette flaconi dal costo di 250 euro ciascuno, per un totale di 1.750 euro, somma che l’uomo avrebbe pagato tramite assegni.

Ciò che ha sollevato dubbi è che per tali prestazioni sanitarie non sarebbe stata mai emessa una fattura, e alla richiesta del paziente di ricevere la regolare ricevuta, Leombruni avrebbe risposto che, in quel caso, il costo delle prestazioni sarebbe raddoppiato. Un comportamento che ha portato all’accusa di concussione, con l’imputato accusato di aver abusato della sua posizione per ottenere un pagamento illecito.

Il caso ha suscitato molta attenzione, anche perché il medico, in quel periodo, era ancora attivamente impegnato nel pronto soccorso di Sulmona, un contesto di grande stress e difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria.

I giudici hanno disposto una perizia sui dispositivi elettronici dell’imputato per verificare la veridicità delle comunicazioni intercorse con il paziente.

Il medico è difeso dagli avvocati Alessandro Margiotta e Alessandro Scelli, che hanno dichiarato di voler fare chiarezza sulla vicenda e confutare le accuse mosse contro il loro assistito.

Il processo continua e si prevede che nei prossimi giorni vengano ascoltati ulteriori testimoni e presentate nuove prove.

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