PALPEGGIA LA VICINA DI CASA PIÙ GIOVANE DI 20 ANNI: RINVIATO A GIUDIZIO PER VIOLENZA SESSUALE

Violenza sessuale e lesioni personali aggravate: con queste pesanti accuse un 66enne di Popoli Terme è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Pescara, Francesco Marino. Secondo le ricostruzioni dell’accusa, l’uomo avrebbe aggredito e violentato la sua vicina di casa, più giovane di vent’anni, nella notte della vigilia di Natale dello scorso anno.

I dettagli dell’imputazione parlano di un atto “insidioso e repentino”: l’uomo, dopo aver colpito la donna con una violenta spallata al torace, avrebbe appoggiato la mano sul seno della vittima, costringendola a subire atti sessuali contro la sua volontà. Durante l’aggressione, sempre secondo l’accusa, la vittima avrebbe riportato lesioni al torace, refertate al pronto soccorso dell’ospedale di Popoli, dove i medici le hanno assegnato una prognosi di cinque giorni.

LE ACCUSE E LA DIFESA

La procura ha contestato l’aggravante di lesioni personali commesse con l’obiettivo di portare a termine la violenza sessuale. Una tesi ritenuta solida dal gup, che ha disposto il rinvio a giudizio per l’imputato.

Di parere opposto, invece, l’avvocato difensore del 66enne, Alessandro Margiotta, che ha annunciato battaglia nel processo. “Il mio assistito respinge con forza ogni accusa. Dimostreremo l’infondatezza delle ipotesi accusatorie durante il dibattimento,” ha dichiarato il legale.

Il processo prenderà il via il prossimo 12 febbraio, quando saranno ascoltati i testimoni e valutate le prove raccolte dagli inquirenti.

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