BIBLIOTECA “G. CAPOGRASSI”, MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA PROMETTE IMPEGNO. ATTIVISTI: CHIEDIAMO INCONTRO ALLE CONSIGLIERE PELIGNE
Una lunga e tenace battaglia degli attivisti locali, per riaprire la biblioteca regionale G. Capograssi alla cittadinanza, sta destando gli animi della politica. Sono proprio i tanti appartenenti al comitato della biblioteca a scrivere un comunicato in cui descrivono gli ultimi aggiornamenti: “Il 19 novembre 2024 il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci e la consigliera del M5S Erika Alessandrini affermano che durante la seduta della Quinta Commissione consiliare regionale, per quanto riguarda l’odg sulla Risoluzione per il rilancio delle biblioteche regionali, la maggioranza di centrodestra ha rinviato la questione e che, nello stesso tempo, ha manifestato la volontĆ di attivarsi per affrontare la questione. Sempre i Consiglieri continuano scrivendo che “finalmente la maggioranza ha mostrato interesse verso nei confronti di un tema importante come quello delle biblioteche, nonostante siano mesi che peroriamo la causa delle aule studio regionali insieme ai Giovani Democratici, perchĆ© rappresentano presidi culturali fondamentali, soprattutto nelle aree interne, e non accetteremo ulteriori ritardiā, continuano.
“Noi, comitato della biblioteca G. Capograssi di Sulmona, siamo soddisfatti di questo primo passo avanti. Speriamo che la politica non si adegui ai templi biblici dell’azione amministrativa, ma riesca a potenziare orari, strutture e personale lavorativo delle biblioteche in tempi rapidi. Su questo vigileremo e continueremo la nostra vertenza”, sottolineano nel comunicato.
Inoltre, gli stessi attivisti, chiedono un incontro alla vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia e alle consigliere Maria Assunta Rossi e Antonietta La Porta per comprendere chiaramente le scelte politico-amministrative del centrodestra abruzzese per quanto riguarda la cultura e soprattutto sulle biblioteche. “Non dimentichiamo che Sulmona, attualmente, ĆØ priva di spazi culturali che consentano uno studio universitario e non solo”, conclude il comitato della biblioteca “G. Capograssi”.