CASTEL DI SANGRO, I CARABINIERI SNOBBANO L’ARRIVO DEL VESCOVO

di Luigi Liberatore – Per una sera, almeno per una sera, piazza Plebiscito smette i panni del laicismo sfrenato e indossa il cilicio. Niente banchetti, niente musica ad alto volume, nessuna bicchierata al fumo acre delle caldarroste. Castel di Sangro indossa la veste confessionale: Per una sera, almeno. E’ un freddo pomeriggio di una fredda domenica. Il vescovo arriva in sordina, nessuno si accorge di quella utilitaria che parcheggia pure male, tra l’altro. Nemmeno le suore che aspettavano di dare il là alla banda messa di fronte all’asilo “Giannini” riescono ad anticipare sua eccellenza Michele Fusco che scende dalla macchina. Ma è il “re” indiscusso della serata, per cui appena il prete muove i primi passi verso il presule, si alzano le bandierine dei bambini, scrosciano gli applausi e la banda, seppur presa alla sprovvista, si rifà con un attacco morbido, clericale. Sospetto che il vescovo, nemmeno lui, si aspettava una accoglienza così enfatica da parte della comunità parrocchiale di Castel di Sangro con la quale vivrà una settimana intera, fatta di visite ai malati, alle comunità sociali, all’ospedale e ai cimiteri. Dal centro città il prelato si è recato in chiesa, in quella piazza plebiscito che per l’occorrenza ha assunto una insolita austerità, accompagnato dal parroco, un don Domenico anche lui sorpreso dalla risposta dei fedeli, dall’andatura leggera quasi non sentisse quei chili in più che porta conaristocratica levità. Chiesa mai vista così gremita. Le suore hanno fatto le cose per bene, hanno organizzato l’evento fino ai dettagli, coi palloncini bicolore lungo il tragitto. Si vede che sono soddisfatte: una di esse sale sui banchi per fotografare l’entrata del vescovo, come una ragazzetta. D’altronde per loro è musica celeste l’arrivo del prelato. Mi perdo ad osservare centinaia di volti, le insegne e gli abiti delle confraternite; vedo il sindaco ma non vedo uniformi. Forse mi sono sbagliato. No. Non ci sono i carabinieri, eppure non sono mai lontani dalle autorità ecclesiastiche, o dagli eventi di questo tipo. Penso che nessuno abbia fatto caso a questa circostanza che almeno per me non è un dettaglio. Poi inizia la messa, ma io esco e cerco sempre tra la gente il fregio dei carabinieri. Bhe, non è proprio serata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *