MENSE SCOLASTICHE, IL SINDACO CONVOCA VERTICE IN COMUNE

Dopo il caso del pasto erogato in extremis a un bambino di quattro anni direttamente in classe, il sistema della refezione scolastica torna al centro del dibattito cittadino. Il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero ha deciso di affrontare la questione convocando un vertice a Palazzo San Francesco con i dirigenti scolastici e la ditta incaricata del servizio. Ma il confronto non si fermerà qui: nelle ultime ore, il primo cittadino ha chiesto l’intervento dell’Asl per ampliare l’analisi su problematiche che vanno oltre la semplice gestione amministrativa.

“Non è solo un problema di piattaforma”, sottolinea Di Piero, “ritengo che tale incontro sia importante per coinvolgere l’autorità sanitaria, ad esempio sulla qualità dei pasti e sulle porzioni erogate a scuola. Fermo restando che le ditte già si adeguano agli standard previsti dalla normativa”.

Il caso del pasto in extremis, purtroppo, non è isolato. Dall’inizio dell’anno scolastico, sono stati registrati numerosi episodi in cui i minori hanno rischiato di rimanere senza cibo a causa del mancato pagamento dei pasti. In molti casi, il pasto è stato comunque consumato in classe o portato a casa, ma questa situazione evidenzia un sistema che necessita di essere rivisto.

L’obiettivo del vertice è duplice: da un lato, migliorare l’efficienza del servizio e risolvere le criticità legate al pagamento dei pasti; dall’altro, garantire una maggiore attenzione alla qualità e alle quantità erogate, aspetti su cui l’intervento dell’Asl potrebbe essere determinante.

La vicenda riaccende i riflettori su un tema sensibile che coinvolge direttamente le famiglie, le istituzioni scolastiche e il comune, richiedendo soluzioni strutturali per evitare il ripetersi di simili situazioni.

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