POPOLI, OPPOSIZIONE CONTRO IL SINDACO: “PROFESSIONISTA DEL VITTIMISMO, INCAPACE DI ASSUMERSI LE RESPONSABILITA'”

Non si placano le polemiche intorno all’operato del Sindaco di Popoli, Moriondo Santoro. In una dura replica, l’opposizione accusa il primo cittadino di essere un “professionista del vittimismo”, sottolineando come, in oltre 13 anni al governo del Comune, prima come assessore ai lavori pubblici e poi come sindaco, abbia contribuito alla situazione attuale del paese.

Secondo l’opposizione, è inaccettabile che Santoro accusi altri di immobilismo quando, insieme al suo predecessore Galli, al governo per ben 29 anni, sarebbe il principale responsabile dello stato attuale di Popoli. “Prende ordini quotidianamente da Galli, confermando una gestione politica che punta più a scaricare responsabilità che a risolvere i problemi della comunità”, dichiarano.

CRITICHE SU CORSO GRAMSCI E ALTRE SCELTE CONTESTATE

La riapertura al traffico di Corso Gramsci è uno dei temi più caldi. L’opposizione ribadisce la propria contrarietà alla decisione, condivisa anche da numerosi cittadini, e accusa il Sindaco di utilizzare la chiusura di via Mazzini come pretesto per giustificare questa scelta. “È un tentativo pavido di mascherare interventi improvvisati e dannosi, come conferma la sua totale incapacità politica”.

Altre critiche si concentrano sull’installazione degli autovelox: un investimento di 80.000 euro che, secondo l’opposizione, è stato realizzato senza l’autorizzazione del prefetto, mai arrivata. Questo avrebbe generato non solo mancati introiti, ma anche una perdita netta per le casse comunali. “Per rimediare a questa gestione dissennata del bilancio, si è deciso di ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti della cooperativa, facendo pagare il prezzo ai cittadini due volte”.

PAESE “CONDANNATO A SCELTE RETROGRADE”

La nota si conclude con un attacco al metodo amministrativo di Santoro, descritto come un mix di vittimismo e rifiuto sistematico del confronto, non solo con l’opposizione, ma anche con la cittadinanza. “Le sue scelte retrograde stanno segnando il futuro del nostro paese in modo irreversibile”.

Tra gli esempi citati, la riapertura di Corso Gramsci viene definita “l’ultima e più emblematica di una serie di scelte scellerate”, un simbolo di una gestione che, per l’opposizione, non ha mai saputo mettere al centro il bene comune.

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