TRUFFA MICROZONAZIONE SISMICA, CASO ARCHIVIATO: IL GIUDICE SCAGIONA I SOSPETTATI
Non vi è stato alcun danno economico per il Comune né vantaggi illeciti per soggetti privati. È quanto stabilito dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, che ha archiviato il caso di presunta truffa sui fondi regionali destinati alla microzonazione sismica nella frazione Marane. La sentenza ha scagionato Riccardo Rucci, geometra del Comune, e Alessandro Taddei, responsabile della ditta Geo L’Aquila, entrambi finiti sotto inchiesta con l’accusa di aver percepito indebitamente i fondi pubblici.
Il caso risale al 18 febbraio 2021, quando un uomo di 60 anni, trovando due camion intenti a perforare il suo terreno senza autorizzazione, ha chiamato le forze dell’ordine. Gli operai presenti avevano spiegato che si trattava di sondaggi geotecnici commissionati dal Comune a una ditta di Fossa e finalizzati alla microzonazione sismica, un progetto finanziato dalla Regione. Tuttavia, il proprietario non era stato informato, e l’incidente si era rivelato frutto di uno scambio di persona.
L’inchiesta si è poi diramata in tre filoni. Nel primo, relativo all’accesso abusivo al terreno, cinque persone erano state indagate: tre sono state scagionate e due sono attualmente sotto processo presso il giudice di pace. Il secondo filone, su danneggiamento e violenza privata, si è concluso con un’archiviazione. L’ultimo, riguardante la presunta truffa, si è chiuso ieri con l’assoluzione dei sospettati.
Secondo il giudice Pinacchio, nonostante l’erronea individuazione del terreno, la ditta Geo L’Aquila ha comunque eseguito altre trivellazioni su terreni idonei per rispettare gli impegni previsti, senza che questo comportasse un’aggravio economico per il Comune di Sulmona. “Non vi sono elementi per ritenere integrati tutti gli aspetti della fattispecie penale contestata”, ha concluso il gip, archiviando il caso.
Gli indagati sono stati difesi dagli avvocati Manuela Capitani e Andrea Piermarocchi, che hanno ottenuto per i loro assistiti il proscioglimento da ogni accusa.