“L’ABRUZZO IN AGRIS” AL FIANCO DEI CANAPICOLTORI CONTRO IL NUVO DDL SULLA SICUREZZA

L’associazione “L’Abruzzo in agris” si schiera a sostegno dei canapicoltori italiani, già in difficoltà e ora messi a rischio da un disegno di legge sulla sicurezza in discussione in Senato. Il nuovo emendamento al ddl sicurezza prevede di rendere illegale la cannabis light in Italia, vietando la coltivazione e la vendita delle infiorescenze di canapa, una decisione che potrebbe avere gravi ripercussioni sul settore.

Se approvato, il ddl equiparerebbe i prodotti della canapa destinati a edilizia, cosmesi, alimentazione, tessile e energie rinnovabili a sostanze stupefacenti, minando così la sopravvivenza di una filiera innovativa che genera lavoro, sviluppo economico e tutela ambientale.

“Un’altra anomalia tutta italiana che non possiamo permetterci perché azzera un settore onesto e produttivo,” ha dichiarato Marco Finocchio, presidente di “L’Abruzzo in agris”. L’associazione esprime solidarietà ai canapicoltori di tutte le regioni, con particolare attenzione a quelli abruzzesi nelle zone di Subequana, in provincia dell’Aquila, nonché agli imprenditori agricoli del pescarese, del teramano e del teatino, dove la canapa industriale a basso contenuto di Thc e certificata dall’Unione europea rappresenta una risorsa economica significativa.

Il rischio di una crisi senza fine aleggia sul comparto, che in Abruzzo ha visto un numero crescente di investimenti proprio per valorizzare le potenzialità sostenibili della canapa, incentivando l’uso industriale di questa pianta in un’ottica di economia verde.

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