FUMATA BIANCA NEL CENTRODESTRA ALLA REGIONE: INTESA PER LE NOMINE DELLE PARTECIPATE

Oggi si è finalmente raggiunta una fumata bianca nel tavolo del centrodestra, guidato dal riconfermato Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, per chiudere l’estenuante partita delle nomine dei consigli di amministrazione degli enti partecipati. Sebbene restino alcuni dettagli da definire, è stata raggiunta un’intesa sulle caselle spettanti a ciascun partito, in base ai nuovi rapporti di forza derivanti dalle urne del 10 marzo.

Tuttavia, si prevede una “notte dei lunghi coltelli” all’interno di ciascun partito, per decidere i nomi dei presidenti e dei consiglieri di ogni CDA. La difficoltà principale risiede nel numero limitato di poltrone disponibili rispetto ai numerosi pretendenti, con FdI che si trova a gestire una pressione significativa.

È essenziale trovare un accordo entro domani pomeriggio per presentare le liste durante la riunione dei capigruppo al presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, il quale avrà l’autorizzazione a esercitare il diritto di nomina. Tutti i partiti concordano sull’importanza di evitare un ulteriore rinvio delle nomine, dopo il flop della seduta consiliare del 22 ottobre, che ha visto l’assenza di un accordo. Gli enti interessati comprendono le cinque Ater, le tre Adsu, l’Arap (già commissariata), i consorzi di bonifica e l’Ersi.

Oggi, al tavolo delle trattative, era assente Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega e sottosegretario di Stato all’agricoltura, ma erano presenti il segretario regionale di FdI, Etel Sigismondi, Paolo Tancredi di Noi Moderati e Nazario Pagano di Forza Italia. Quest’ultimo ha dichiarato: “Seppur tardivamente, troveremo nelle prossime ore la definitiva quadra e non andremo a votare le nomine in consiglio.”

È importante notare che il termine di 180 giorni per effettuare le nomine, in base alla normativa sullo spoil system, è scaduto il 7 ottobre, e da allora gli enti sono stati di fatto paralizzati, limitandosi a gestire solo l’ordinaria amministrazione.

Uno dei punti critici emersi riguarda la spartizione delle Ater. La Lega ha fatto pressione per ottenere quella di Teramo, che secondo le attese dovrebbe andare a FdI, su richiesta di Paolo Gatti, presidente della Commissione Sanità e figura di riferimento dei meloniani a Teramo. La Lega dovrà dunque accontentarsi di quella di Lanciano-Vasto. FdI, con un consenso del 24,1% alle elezioni del 10 marzo, avrà quasi la metà dei posti disponibili, ma si prevede che concederà alcune posizioni in più per mantenere l’alleanza con Forza Italia e Lega.

FdI otterrà la presidenza dell’Agenzia regionale delle attività produttive (Arap), attualmente commissariata e affidata al dirigente regionale Mario Battaglia. Si prevede anche la nomina di un sub commissario in quota Lega, con Forza Italia che richiede un secondo sub commissario per affiancare Battaglia. Altri enti assegnati a FdI includono Arap Servizi, l’Adsu di Teramo e tre delle cinque Ater (Teramo, Chieti e L’Aquila).

Forza Italia, con un risultato del 13,4%, manterrà la Tua, la società di trasporto pubblico regionale, e la Saga, l’ente di gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo. Inoltre, è previsto che Forza Italia ottenga l’Adsu di Chieti-Pescara e l’Ater di Pescara.

La Lega, con una percentuale scesa al 7,6%, conserverà la presidenza della Fira e altri enti. Infine, Noi Moderati, con il 2,7%, avrà la presidenza dell’Ersi, attualmente guidata da Nunzio Merolli.

Le prossime ore saranno decisive per definire i nomi finali e concludere una trattativa che si protrae da tempo, con l’obiettivo di dare stabilità e operatività agli enti pubblici regionali.