ABUSI SESSUALI ALLA FIGLIA DELLA COMPAGNA: MINORE TORNA AL SICURO CON IL PADRE NATURALE

Il tribunale per i minorenni dell’Aquila ha deciso che una ragazzina di 12 anni, dopo un lungo periodo di recupero in una struttura protetta, potrà tornare a vivere con il padre biologico a partire dal prossimo primo novembre. La decisione, accolta con sollievo dai familiari, rappresenta un nuovo inizio per la giovane, che potrà rientrare in un ambiente sicuro.

I fatti risalgono allo scorso anno, quando le autorità erano intervenute prontamente in una località del centro Abruzzo per verificare segnalazioni di presunti comportamenti inappropriati da parte del compagno della madre, un uomo di 44 anni, incastrato grazie alle telecamere e alle cimici piazzate in casa dai carabinieri.

Dopo accurate indagini, i carabinieri avevano provveduto ad arrestare l’uomo. La minore aveva parlato delle attenzioni morbose dell’uomo ad un’amichetta e quest’ultima aveva riferito tutto al padre naturale, che aveva denunciato l’accaduto. Sono così scattate le indagini, da cui è emerso che le attenzioni dell’uomo, un pluripregiudicato originario della Sicilia, nei confronti della ragazzina erano andate avanti per circa un anno: dall’estate 2022 a quella del 2023. Così i carabinieri, dopo aver installato le telecamere in casa, avevano assistito alla violenza in diretta, intervenendo prontamente. Sia lui che la madre della ragazza erano poi stati processati, e a quest’ultima era stata sospesa la potestà genitoriale. La ragazza era quindi stata affidata a una struttura protetta, dove ha ricevuto supporto e assistenza.

Ora, con l’autorizzazione del tribunale, la giovane potrà fare ritorno nella casa paterna, con l’obiettivo di iniziare un nuovo percorso di vita.