INTERFERENTI ENDOCRINI

a cura del dott. Maurizio Proietti – Prima di proseguire con le matrici inquinanti è importante parlare dei cosiddetti perturbatori endocrini, o interferenti endocrini (in inglese endocrine disruptors), sostanze attive a livello endocrino che alterano il funzionamento del sistema ormonale (detto anche sistema endocrino), compromettendo la salute di un individuo, dei suoi discendenti o di un’intera popolazione. Causano danni ereditabili.

Le sostanze in grado di interferire con il sistema endocrino (equivale a dire gli organi che producono ormoni) includono diversi prodotti chimici industriali, prodotti fitosanitari (meglio conosciuti come pesticidi), biocidi (sostanze chimiche usate nella lotta agli insetti dannosi), farmaceutici e perfino alcune sostanze vegetali naturali che possono interferire e influenzare il sistema ormonale. Gli effetti indesiderati di queste sostanze sono dovuti alla loro somiglianza con gli ormoni (mimetismo molecolare) prodotti dagli organismi animali e umani per regolarne le varie funzioni. Quando una qualsiasi sostanza che per struttura chimica può “imitare” l’azione di un ormone da origine al fenomeno del mimetismo molecolare. Ad esempio un pesticida può imitare l’azione dell’estrogeno e sostituirsi ad esso nel compiere l’azione di stimolo; a volte è una stimolazione prolungata (a differenza dell’ormone naturale) con i danni conseguenti.  

Il sistema ormonale è composto da diverse ghiandole, come la tiroide, l’ovaio, il testicolo, surrenali, pancreas, che rilasciano ormoni nel sangue (tiroxina, estrogeni, testosterone, adrenalina, insulina). Gli stimoli provenienti da vari distretti dell’organismo, cervello compreso, stimolano la secrezione di ormoni. Si tratta di un sistema autoregolante.

Nel 2002, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dato la seguente definizione di perturbatore endocrino: Sostanza o miscela esogena che altera la funzione del sistema ormonale e di conseguenza provoca effetti negativi sulla salute di un organismo intatto, la sua discendenza o intere (sotto)popolazioni.

I perturbatori endocrini possono penetrare nel terreno con il percolato e raggiungere le acque sotterranee e superficiali. Possono essere inalati insieme alle polveri fini e redistribuiti nell’organismo.

Si discute del potenziale impatto dei perturbatori endocrini sugli esseri umani, in particolare in relazione ai tumori ormonodipendenti come il cancro della mammella, delle ovaie, della prostata e dei testicoli. Inoltre, sono stati osservati vari disturbi riproduttivi, tra cui una diminuzione del numero degli spermatozoi nei maschi giovani. Si ipotizza anche una associazione tra questi composti e le malattie della tiroide, il diabete, la sindrome metabolica, il sovrappeso e l’autismo.

Nelle acque contaminate da alcuni interferenti endocrini sono stati isolati pesci “intersessuali”, ossia pesci di sesso maschile che presentavano anche caratteri sessuali femminili. Questi effetti sull’apparato riproduttivo e la fertilità hanno causato, a livello globale, una riduzione delle popolazioni di lontre, lumache e alligatori. Rammollimento dell’osso del pene dell’orso polare, incapace, per questo motivo, di riprodursi.

Nel 2015, anche la rivista “National Geographic” si interessò degli orsi artici inquinati, fu pubblicato un articolo dal titolo: “L’amore difficile degli orsi polari. Difficoltà riproduttive per i grandi mammiferi: colpa dell’ inquinamento delle acque dell’Artico, che indebolisce l’osso del pene”.

Dimostrare un nesso causale tra l’esposizione ai perturbatori endocrini e patologie è complicato, infatti la loro insorgenza può essere influenzata da numerosi altri fattori (fattori di confondimento, da ricordare perché sono termini importanti e ricorrenti), tra cui lo stile di vita (ad esempio, il fumo, l’alimentazione e lo stress) e la predisposizione genetica. Per questo motivo gli studi per verificare il nesso causale tra inquinanti e patologie sono molto complessi e devono essere ben progettati.

Per approfondimento sono utili i seguenti url:

https://www.snf.ch/fr/ZCX2rXbJngPHMRjN/page/pointrecherche/programmes-nationaux-de-recherche/pnr50-perturbateurs-endocriniens-importance-pour-les-etres-humains-les-animaux-et-les-ecosystemes

https://www.mase.gov.it/pagina/gli-interferenti-endocrini#:~:text=Gli%20interferenti%20endocrini%20sono%20sostanze,uomo%20che%20nelle%20specie%20animali

https://www.bag.admin.ch/dam/bag/it/dokumente/chem/endokrine-disruptoren/ed-factsheet.pdf.download.pdf/ED%20Factsheet%202024_I.pdf

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