INSEGUIMENTO DI 43 KM: ARRESTO CONVALIDATO E DOMICILIARI PER 25ENNE DI PESCASSEROLI

Il gip del tribunale di Sulmona, Giulia Sani, ha convalidato l’arresto di Annino D’Addario, 25enne di Pescasseroli, e disposto i domiciliari da scontare nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Il giovane è stato arrestato l’altra notte dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro al termine di un rocambolesco inseguimento durato 43 km. Non ha potuto comparire in udienza, poiché attualmente ricoverato a seguito del suo stato di agitazione manifestato all’ingresso nel carcere di Sulmona, dove era stato trasferito.

L’incidente è iniziato lo scorso 22 ottobre, quando D’Addario, dopo una visita all’ospedale di Sulmona, ha lasciato la struttura senza permesso per recarsi a Pacentro. Lì, disorientato, ha rubato un furgone approfittando della distrazione di un operaio. La fuga è proseguita sulla statale 17, dove i carabinieri lo hanno intercettato nei pressi di Castel di Sangro, ma il giovane non si è fermato all’alt, dando così il via all’inseguimento.

D’Addario ha abbandonato il furgone ad Alfedena, proseguendo la fuga a piedi tra le campagne. Successivamente, al valico di Barrea, ha rubato un’auto con le chiavi inserite, riuscendo a guidare fino a Pescasseroli, dove è stato infine bloccato nei pressi della sua abitazione.

L’avvocato difensore, Luigi La Cesa, ha dichiarato che la fuga del suo assistito è stata dettata dalla confusione mentale e da gravi problematiche personali: “Si era messo in mente che doveva tornare a casa”. Alla luce di queste circostanze, il giudice ha deciso per gli arresti domiciliari che, per ora, D’Addario sconterà in ospedale, sotto cure psichiatriche.