CON UN SORRISO E 100 MILA EURO MARIA ASSUNTA ROSSI CONQUISTA PRATOLA

di Luigi Liberatore – Sappiamo benissimo che centomila euro in più nelle casse non fanno ricco il Comune di Pratola. È una goccia per l’ufficio tecnico ma per l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Di Bacco, un motivo personale di cui legittimamente vantarsi. Non mi unisco al coro dei delusi (e sciuponi) per i quali centomila euro sono briciole, e nemmeno a quello degli illusi che possono pensare che con quella somma si rifà Pratola. Ribadisco un concetto caro ai latini per i quali “pecunia non olet”, che tradotto letteralmente significa che i soldi non puzzano. In questo caso, tuttavia, lasciano una scia legata al sorriso accattivante della Rossi che si è fatta fotografare lungo la stradina per la quale verranno spesi quei centomila euro che il consigliere regionale ha seguito per farli avere alla sua cittadina. Vado, come al solito al di là delle apparenze e cerco di proiettare la mia fantasia politica oltre il semplice dato di cronaca. Partiamo da Maria Assunta Rossi, la candidata che prima di essere eletta non godeva di nessuna chance, tanto è vero che a Pratola, (feudo del sindaco Di Nino), ha preso più di un migliaio di voti, il cui apparire in politica aveva semmai sollevato qualche indolente sbadiglio proprio perché priva di qualsiasi esperienza nella nobile arte della mediazione. Strada facendo ha però imparato in fretta.

Arriviamo al sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, che in questa faccenda dei centomila euro è stata come messa all’angolo dalla Rossi. Io ho una chiave di lettura rispetto a questo episodio frutto esclusivamente della mia fantasia e che non vuole suscitare il risentimento di nessuno. Secondo me Maria Assunta Rossi comincia a gustare il dolce sapore del potere che solo la politica sa dare, ed abbia cominciato a tessere la tela per mettere le mani proprio sul Comune di Pratola Peligna per farne la sua cittadella E il sindaco in carica? Ha scelto in questa faccenda un profilo basso, silente, quasi remissivo; un comportamento che mal le si addice e che induce a fare riflessioni. C’è quello che può far apparire intelligente chi non sa che dire, oppure il silenzio del socratico che avrebbe tutto da dire. In questo caso il silenzio del sindaco Antonella Di Nino è quello irritato e reticente perché, io suppongo, non le abbia fatto piacere che quei centomila euro portassero la firma di Maria Assunta Rossi con l’avallo di Paolo Di Bacco. Può aver pensato che quei centomila euro entrati nelle casse comunali recassero in sé il sapore di un attacco ai suoi bastioni. Io al suo posto sarei stato felice di accogliere quel “centone” e non arroccarmi nel silenzio che pure nel gioco degli scacchi non è contemplato come valore. Vorrei non aver annoiato i miei pochi lettori e allo stesso tempo non aver irritato la suscettibilità dei protagonisti con i quali ho misurato la mia fantasia con intenzioni né malevoli né ruffiane. In politica ci stanno pure queste ricostruzioni per future memorie che spesso partono da un particolare insignificante. Per me, in questo caso, è stato il sorriso enigmatico di Maria Assunta Rossi regalato al fotografo nel quartiere del “misfatto”…

One thought on “CON UN SORRISO E 100 MILA EURO MARIA ASSUNTA ROSSI CONQUISTA PRATOLA

  • Si, vabbè, ma non scordiamoci che anche a Sulmona è dintorni ha preso voti.
    A proposito a Sulmona quanto è arrivato?

    Risposta

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