FRANCESCA CIPRIANI E IL CASO RUBY TER: NUOVO APPELLO PER CORRUZIONE

La vicenda giudiziaria legata alle serate di Arcore, che coinvolge diverse ex “Olgettine”, tra cui la sulmonese Francesca Cipriani, non sembra trovare una fine. La Corte di Cassazione ha recentemente disposto un nuovo processo di appello per 22 persone, tra cui Cipriani, Barbara Guerra e le sorelle De Vivo, tutte accusate di corruzione in atti giudiziari. La decisione arriva dopo l’assoluzione in primo grado nel febbraio 2023, emessa dal Tribunale di Milano.

Il caso ruota attorno alle testimonianze rese durante i processi sul cosiddetto “caso Ruby ter”, avvenuti oltre un decennio fa. Le ragazze erano state ascoltate come semplici testimoni, ma la Procura sostiene che fossero in realtĆ  giĆ  sospettate e quindi non avrebbero dovuto testimoniare senza essere indagate formalmente. Nonostante ciĆ², l’assoluzione di Silvio Berlusconi, protagonista del processo, era stata definitiva, con la formula “perchĆ© il fatto non sussiste”. Tuttavia, l’accusa di corruzione rimane per le altre imputate, con un nuovo processo d’appello in arrivo.

Per Cipriani e le altre coinvolte, la Cassazione ha annullato l’assoluzione di primo grado e deciso che il caso venga nuovamente riesaminato dai giudici di Milano. Tuttavia, l’accusa di falsa testimonianza ĆØ stata dichiarata prescritta, mentre per Luca Risso, ex compagno di Ruby, l’accusa di riciclaggio ĆØ caduta definitivamente.

La vicenda legale continua, con tensione e incertezza, mentre gli avvocati difensori, come Paolo Cassamagnaghi, attendono di leggere le motivazioni della Cassazione per comprendere appieno il nuovo percorso giudiziario. I PM milanesi, guidati da Tiziana Siciliano, si sono detti soddisfatti della decisione, sottolineando come il nuovo processo permetterĆ  di chiarire definitivamente la questione della corruzione in atti giudiziari.

Francesca Cipriani, figura ormai nota dello spettacolo italiano e originaria di Sulmona, continua a trovarsi al centro di una vicenda complessa che, a tredici anni dai fatti, non ĆØ ancora conclusa.

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