E I CERVI STANNO A GUARDARE …!

di Luigi Liberatore – Vedete che non è stata mica la letterina di Natale scritta dal batterista Franz Di Cioccio ad attivare sentimenti o pentimenti in Marco Marsilio. Ci sarebbe voluto ben altro di un appello scritto, sia pur con tutte le buone intenzioni, da un noto personaggio esperto magari più di chiavi di violino o di sol diesis che di zoologia o di problematiche
agricolo-forestali per indurre a fare retromarcia il presidente della Giunta regionale sulla questione dell’abbattimento dei
circa 500 cervi.

Marsilio è stato obbligato a prorogare l’inizio della sacrosanta caccia deliberata dalla Regione perché è un pasticcione in termini politici, e se non è stato lui in prima persona a buttare in “caciara” questa mattina la vicenda, lo sono certamente i suoi più stretti collaboratori ed in primis l’assessore all’Agricoltura.  Ci sarebbe da chiedere, davvero, una dimissione in massa, ma se poi diamo uno sguardo al di là della staccionata ci accorgiamo che c’è il vuoto siderale.

Veniamo a Marsilio. Sono mesi che la decisione è stata presa almeno non ufficialmente, ma solo adesso, dopo essere stato messo sulla graticola dalle varie associazione e indicato come quello che porta al patibolo gli animali, si è accorto che la delibera fosse un provvedimento “vuoto”. Brutta figura aver ammesso che: 1)Mancano le fascette per punzonare i capi abbattuti. 2)Non sono stati chiariti i regolamenti ai quali i sele-controllori devono
far riferimento. 3)Gli ambiti di caccia cui è conferito l’abbattimento non hanno ancora approntato gli avvisi
pubblici.

L’aver affermato poi che l’iter è stato rallentato dalla presentazione di un ricorso al Tar non fa che accentuare il raffazzonato modo di procedere di questo governo regionale che, in fondo, è la brutta copia di quello nazionale che va avanti a furia di slogan. Il fronte ambientalista che si è dichiarato deluso dal no al ricorso pronunciato dal Tar ha puntato il dito contro Marsilio dicendo che è ormai appurato che l’abbattimento dei cervi è frutto inequivocabile di una scelta politica.

Ebbè, che c’è di strano? Si governa facendo politica, come si fa politica governando e va al governo chi vince in politica. Un
risultato hanno ottenuto, tuttavia, animalisti, ambientalisti, ecologisti, musicisti e pifferai: coi loro bau-bau hanno fatto
capire che Marsilio è un gigante d’argilla e che al governo ci sono dei mestieranti.

In tutto questo frastuono di ammissioni di colpe, di colpi di scena, di ricorsi negati e di appelli rock, i cervi stanno a guardare…!

2 thoughts on “E I CERVI STANNO A GUARDARE …!

  • La prossima sarà la centrale Snam a Sulmona, per non parlare della tragedia Cogesa !!!!

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  • Non mi piace fare una critica che vuole essere spiritosa sulla pelle, comunque la si pensi e la si guardi, di creature indifese condannate a morte perché non siamo in grado, o non vogliamo per ridurre i costi, gestire in altro modo. Del resto la Regione dimostra cosí la sua incapacitá di preservare la fauna e gli agricoltori/allevatori se non eliminando il problema alla radice. Sempre la soluzione meno costosa e piú comoda. Dovremmo vergognarci delle nostre incapacitá, la natura, lasciata a se stessa, senza traccia umana, sa regolarsi molto meglio.

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