CERVI, DI CIOCCIO E LA RISPOSTA “ROCK AND ROLL”

di Luigi Liberatore 

egregio Di Cioccio, ho letto con attenzione la sua “risposta” ad una mia riflessione sulla nota vicenda dei cervi e per la prima volta mi trovo a replicare, rompendo così la consuetudine di stare in silenzio rispetto alla critica legittima di un lettore. Ho apprezzato il suo gioco di parole, del calembour peraltro in latino fatto sul mio cognome e se si fosse fermato a quel “nomen omen”, senza poi etichettarmi come difensore dei cacciatori e ancor peggio, sostenitore del governo regionale in carica, avrebbe toccato un indice di gradimento maggiore. Superando anche la mia citazione sulle “chiavi di violino”… Non ci siamo, caro Franz, se mi consenti questo tono amichevole. Non ho mai imbracciato un fucile e non so capire la differenza tra una moderna carabina e il suo antenato francese Chassepot. In politica guardo davvero più in là, a quella sinistra semmai rimasta orfana della intelligenza. E’ indubbio che abbiamo opinioni diverse, ma guarda che peggio dei cacciatori, una specie in via di estinzione, lo sono gli ambientalisti, gli animalisti, i pasdaran della ecologia che come i cervi si stanno replicando in maniera esponenziale, i quali pensano di poter imporre le loro visioni, e di aver ragione, alzando la voce e ritenendosi i depositari delle verità assolute. Ha ritenuto che io fossi poco informato per non aver letto i dati forniti dal Corriere della Sera. Bè, sarà pure un grande giornale ma non penso che su questo tema o come per altri via Solferino rappresenti la Bibbia. Ho letto, piuttosto, gli atti che sono a corredo della deliberazione regionale, redatti da esperti e studiosi per cui mi sono convinto che l’abbattimento selettivo dei cervi sia una soluzione adeguata, logica e niente affatto irrispettosa della fauna o della natura in generale. No, non scriverò a babbo Natale per chiedere un po’ di umanità, anche perché non ho capito, da come si è espresso in coda alla sua lettera, se averla per gli altri o per me stesso. L’ho ritenuta, tuttavia, una chiusura “rock and roll” e siccome anche lei mastica latino oltre a saper addomesticare le note, penso di chiudere in latino: de hoc satis.  

6 thoughts on “CERVI, DI CIOCCIO E LA RISPOSTA “ROCK AND ROLL”

  • Giocate ad armi pari ( cioè a mani nude ) vediamo se avete il coraggio di affrontarli

  • Le associazioni cacciatori dovrebbero solo che vergognarsi gli animali vanno rispettati come le persone se dobbiamo sopportare invasione di animali neri non capisco perché dovremmo uccidere i cervi

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  • Liberatore, a tacere, certe volte, si fa bella figura o comunque si lascia il dubbio…

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  • Luigi Liberatore, che uomo pomposo e arrogante sei. Pieno di parole fiorite e prosa e non un briciolo di fatto.

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  • Smettetela per favore con il vostro sfoggio di eloquenza e le repliche, in questo caso palleggi inutili. Non sono un’animalista sfegatata ma convinta piú che mai che l’abbattimento dovrebbe essere l’ultima scelta dopo aver fallito altri tentativi. Qui come il solito si decide di sparare perché è la soluzione piú facile e meno costosa. Che qualcuno della Regione o dei luminari che hanno deciso per l’abbattimento, dimostri dati alla mano che non è cosí. Smettetela di “farvi belli” con la vostra querelle sulla vita di altri, sono animali ma sono esseri viventi.

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    • Deportare i cervi in Albania costerebbe 100 volte di più, e poi, in ultimo se li mangeranno gli albanesi.

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