ATC DI AVEZZANO POSTICIPA DI 20 GIORNI L’APERTURA DELLA CACCIA AL CINGHIALE, ARRIVANO I RINGRAZIAMENTI DELL’ASSOCIAZIONE SALVIAMO L’ORSO

“Raccogliendo l’invito del PNALM l’ATC di Avezzano ha deciso di posticipare di 20 giorni l’apertura della caccia al cinghiale e di questo vogliamo ringraziare  il suo Presidente Antonio Calvacchi che accogliendo la richiesta del Direttore del Parco e delle associazioni dimostra una sensibilità che gli fa onore, a differenza del suo collega dell’ATC di Sulmona MaurizioD’Angelo”. Lo affermano in una nota gli esponenti dell’associazione “Salviamo l’Orso”, che aveva chiesto alle associazioni venatorie di posticipare l’inizio della caccia al cinghiale in un periodo molto delicato per la presenza in zona dell’orso marsicano, ancora alla ricerca di cibo.

Non ha raccolto l’appello il Presidente dell’ATC di Sulmona non disponibile  a rinunciare a poche giornate di caccia al cinghiale,  e dimostrando, secondo Salviamo l’orso, di quanto la sua associazione sia retrograda e indifferente alla conservazione dell’orso perdendo cosi una buona occasione per far bella figura ed è un vero peccato perché era proprio con i cacciatori dell’ambito territoriale di Sulmona che pochi anni fa, sottola presidenza di Marco Del Castello, era stato possibile iniziare una collaborazione concreta e positiva  che aveva dato frutti importanti nell’area esterna alla Riserva regionale del Monte Genzana a cavallo tra PNM e PNALM.

“Ricordiamo che la richiesta delle associazioni di ripristinare l’avvio della stagione venatoria al cinghiale al 1 di Novembre era dovuta  al timore che tutta l’area contigua/zona di protezione esterna del Parco verrebbe ad essere terreno di caccia in un periodo estremamente delicato per gli orsi presenti”, evidenzia l’associazione animalista, “verso i quali il disturbo delle mute di cani da caccia è reale e oggettivo, disturbo che si moltiplica con il maggior numero di giorni di attività e la maggior probabilità di interazione tra le mute di cani dei cacciatori e gli orsi ancora  alla ricerca di cibo prima di entrare in tana per il letargo invernale”.

Dagli ultimi dati pubblicati sul Rapporto orso 2023 del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dai dati raccolti dalla stessa Rete di Monitoraggio regionale, il numero di orsi presenti nei territori soggetti al normale regime venatorio e delle femmine accompagnate dai piccoli dell’anno è aumentato nel corso degli ultimi anni e questo, in relazione al disturbo che deriverebbe dall’apertura anticipata, presenta un rischio gravissimo di incidenti legati al fatto che nel mese di ottobre il numero di orsi ancora in attività è sicuramente molto maggiore di quanto non possa avvenire a partire dalla seconda metà di novembre.

“La nostra lettera agli organi competenti regionali non aveva ricevuto alcuna risposta cosi ancora una volta è stato il PNALM a doversi adoperare per supplire al “menefreghismo” della Regione Abruzzo”, incalzano gli animalisti, “attenzione che prolifica quando si tratta di fare chiacchiere o di “appuntarsi medaglie sul petto” che in realtà non costano nulla (vedi la costituzione parte civile nel processo sull’uccisione di Amarena), ma mai capace di provvedimenti utili concreti e tempestivi . La Regione Lazio ad esempio che ha una responsabilità certamente molto piu piccola nella conservazione dell’orso, nei territori di sua competenza ha confermato l’apertura della caccia al cinghiale al 1 di Novembre, era quindi troppo  chiedere che la Regione Abruzzo facesse lo stesso? Invece – concludono gli esponenti di Salviamo l’orso – in Regione si è preferito lavarsene le mani, ecco perchè oltre a ringraziare il PNALM ci tenevamo a ringraziare i cacciatori dell’ATC di Avezzano”.  

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