EX VICESINDACO DI ROCCARASO CONDANNATO ALLA LIBERTA’ VIGILATA

Alessandro Amicone, ex vicesindaco di Roccaraso, dovrà scontare la sua pena in regime di libertà vigilata, rispettando rigide prescrizioni e orari di uscita. Questa è la decisione presa dal Tribunale di sorveglianza dell’Aquila, che ha applicato la misura di sicurezza non detentiva in seguito alla sua condanna definitiva.

Amicone era finito al centro di un’inchiesta giudiziaria che lo vedeva accusato di calunnia nei confronti dell’attuale sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. Il 14 ottobre 2021, il Tribunale di Sulmona lo aveva condannato a tre anni di reclusione, ma la sentenza era stata poi ridotta a due anni e sei mesi in Corte d’Appello e, successivamente, confermata dalla Cassazione. Non essendo la pena sospendibile, il magistrato di sorveglianza ha stabilito la libertà vigilata, una misura che, pur non prevedendo la detenzione, impone restrizioni sugli orari e le attività quotidiane.

La vicenda risale al 2012, quando Amicone aveva presentato degli esposti alla magistratura sulla gestione dei fondi destinati ai Mondiali di sci tenutisi a Roccaraso. Tali esposti, poi giudicati illegittimi, riguardavano la gestione di dodici milioni di euro da parte del Comune. Le accuse erano state pubblicate anche su Il Giornale d’Italia, e tra gli indagati erano finiti il direttore della testata, Francesco Storace, ex governatore del Lazio, e il giornalista Federico Colosimo. Entrambi sono stati successivamente prosciolti da ogni accusa.

Amicone, pur avendo concluso il suo percorso giudiziario con una pena alleggerita, dovrà ora rispettare le rigide condizioni imposte dalla libertà vigilata.

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