CENTRALE TURBOGAS, SIT-IN DI PROTESTA: APERTA INCHIESTA

“La salute è mia non della Metaenergia”. Con questo slogan i comitati cittadini per l’ambiente hanno dato vita questa mattina ad un sit-in di protesta davanti alla centrale Turbogas del nucleo industriale di Sulmona a pochi metri dal supermercato “Oasi”. Con bandiere e cartelli, gli ambientalisti hanno protestato contro le mancate autorizzazioni per la realizzazione dell’opera. Secondo i comitati, che hanno presentato un esposto alla procura, non ci sarebbe la valutazione d’impatto ambientale e quella d’incidenza ambientale.
“Abbiamo sollevato anche un problema d’incolumità dal momento che l’impianto è situato nelle vicinanze di complessi sportivi ed edifici commerciali. Per noi c’è un problema di sicurezza”- osserva Mario Pizzola, portavoce del comitato che si è recato personalmente in Tribunale. Sulla vicenda il procuratore della repubblica, Luciano D’Angelo, ha aperto un fascicolo d’inchiesta. La centrale si trova nei pressi della fabbrica Magneti Marelli. La potenza, è di 99,2 Mwt e l’alimentazione è sempre quella fossile che produce inquinamento. Sulmona era stata scelta dalla multinazionale finlandese insieme ai siti di Gorizia, Piombino, Cassino e Melfi, per bilanciare i flussi energetici quando le fonti dell’eolico e del solare non soddisfano la richiesta. PIZZOLA ha poi puntato il dito contro le due ultime amministrazioni comunali, responsabili di non aver fatto nulla per evitare la realizzazione della centrale. “L’amministrazione guidata dal sindaco Annamaria Casini ha spalancato le porte alla Metaenergia”, incalza il portavoce dei Comitati cittadini per l’ambiente, “disertando tutte le conferenze di servizio decisorie indette per autorizzare la centrale. É l’Amministrazione Del sindaco attuale Gianfranco Di Piero, soggetta ad una profonda narcosi, si bea di non leggere neppure le carte relative a questi insediamenti (tanto è un problema dei tecnici). Con la conseguenza che tra non molto, la Città di Sulmona si troverà al centro di due fonti inquinanti: da un lato la Metaenergia e dall’altro la centrale di compressione SNAM”.

“Oggi i cittadini fanno quello che possono per cercare di porre rimedio alle conseguenze del comportamento irresponsabile di chi li governa, tradendo la fiducia che in loro era stat riposta”, conclude PIZZOLA, “L’ augurio è che l’esposto venga preso nella dovuta considerazione perché la salute, bene primario garantito dalla Costituzione, non può essere subordinata agli interessi di potenti lobby economiche alle quali viene consentito di disporre come vogliono del nostro territorio e delle nostre vite”.

 

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