CACCIA AI CERVI IN ABRUZZO, SLITTA IL VOTO SULLA REVOCA DELLA DELIBERA

Per dare spazio ad un confronto serrato è stato rinviato il voto della commissione Agricoltura, sviluppo economico e attività produttive, dedicata alla discussione sulla mozione presentata dalle opposizioni di centrosinistra in Consiglio regionale dell’Abruzzo con la quale si chiede revoca della delibera della Giunta regionale di centrodestra guidata da Marco Marsilio (FdI), di abbattere selettivamente circa 500 cervi, animali selvatici che secondo gli agricoltori danneggiano campi e colture, decisione che ha provocato polemiche anche fuori dai confini regionali. E’ accaduto ieri pomeriggio all’Aquila a palazzo dell’Emiciclo. La riunione è durata circa quattro ore e ha registrato la massima partecipazione dei portatori di interesse, tra cui agricoltori, cacciatori e associazioni ambientaliste, intervenuti sulla delibera di Giunta “che – si legge in una nota stampa – detta le regole sul prelievo in forma selettiva del cervo e del relativo piano di abbattimento distinto per sesso e classi di età”. I lavori che si sono conclusi intorno alle 19, coordinati dal presidente, Nicola Campitelli, di FdI, che “nell’intento di non comprimere lo spazio di confronto su un tema così delicato ha deciso di dare seguito alle ulteriori richieste di audizione, che saranno svolte in un successivo incontro”. Alla seduta della commissione ha assistito il vice presidente della Giunta regionale all’ambiente e all’agricoltura, Emanuele Imprudente, che unitamente ai partecipanti non ha commentato il risultato del confronto. Le audizioni sono iniziate nel primo pomeriggio con l’ascolto dei rappresentanti delle Atc (ambiti territoriali caccia) di Sulmona e Barisciano. Il mondo dell’agricoltura è stato rappresentato da Confagricoltura Abruzzo e Liberi agricoltori, dando voce, in particolare, agli associati più giovani. Per i movimenti ambientalisti sono stati ascoltati: Wwf Abruzzo, Lav (Lega anti vivisezione) e l’Associazione animali invisibili. (ANSA)

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