OGGI A CASTELVECCHIO SUBEQUO ACCENSIONE LAMPADA VOTIVA IN ONORE DI SAN FRANCESCO
Oggi, 3 ottobre, a Castelvecchio Subequo si rinnova una tradizione antica e profondamente sentita: la cerimonia dell’Accensione della Lampada votiva in onore di San Francesco. Questa celebrazione trae origine da un toccante episodio della vita del Santo di Assisi: dopo aver udito l’invito del crocifisso di San Damiano a riparare la sua casa in rovina, Francesco volle che l’immagine sacra non fosse mai priva dell’onore di un lume. Così, offrì denaro a un sacerdote affinché provvedesse una lampada e l’olio necessario.
Nel corso degli anni, questa devozione ha preso forma nella cerimonia dell’Accensione della Lampada, che a Castelvecchio Subequo si ripete puntualmente ogni 3 ottobre. Alle ore 16 avverrà l’accoglienza dei partecipanti, seguita alle 17 dal corteo, e infine, alle 18, la messa e l’accensione della Lampada nella chiesa dedicata al Santo. Questo rito, simile a quello che si svolge ad Assisi, vuole essere una preghiera continua affinché, per intercessione di San Francesco, il Signore protegga il popolo italiano e il mondo intero.
A differenza di Assisi, dove l’olio per la lampada che arde presso la tomba del poverello è offerto dalle regioni italiane a turno, a Castelvecchio Subequo inizialmente l’oblazione era fatta dai paesi limitrofi, per poi coinvolgere anche comuni più lontani, includendo quelli fuori regione e persino di altri Paesi. Ne sono un esempio le offerte del comune francese di La Roche sur Foron e del comune spagnolo gemellato di Canyelles.
Quest’anno, in occasione della XL Accensione della Lampada votiva, sarà il comune dell’Aquila a donare l’olio. Il sindaco Pierluigi Biondi, rappresentante della città, entrerà in chiesa preceduto dal gonfalone civico e dai portatori della gerla contenente l’olio. Pronuncerà la formula solenne: “La città di L’Aquila offre a Te Santo Francesco, che sei il Patrono d’Italia, l’olio per l’accensione della Lampada perché arda perennemente innanzi al Tuo altare, come simbolo di amore sincero della nostra comunità. Essa ci ricorderà costantemente la luce dei tuoi santi insegnamenti…”.
Alla cerimonia saranno presenti monsignor Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, insieme a vari amministratori locali e rappresentanti della società civile. Il rito si concluderà con la preghiera di accettazione e gli scambi di doni, in un clima di raccoglimento e devozione che rende omaggio all’eredità spirituale di San Francesco.
Questa tradizione, pur legata alla piccola comunità di Castelvecchio Subequo, continua ad attrarre attenzione e partecipazione anche da luoghi lontani, testimoniando la forza e l’universalità del messaggio francescano.