MA LA SANITÀ INTERESSA AI CITTADINI?

di Gianvincenzo D’Andrea – leggere le notizie riportate quotidianamente dai giornali mi convinco sempre di più che il tempo per salvare il Servizio Sanitario Nazionale stia inesorabilmente scadendo con buona pace per un’organizzazione della tutela della salute che ha acquisito tanti meriti dalla sua nascita. E visto che le notizie di cui sto parlando non sembrano interessare particolarmente la classe politica attualmente al governo (che non è l’unica responsabile della situazione attuale!), ho ritenuto opportuno farle conoscere in questa sede con la speranza che almeno i cittadini (che subiranno le maggiori conseguenza per il definitivo tracollo della sanità pubblica !) preso atto di ciò che li aspetta trovino la forza di reagire e far sentire la loro voce. L’accettazione passiva di ciò che ci circonda e sopratutto di ciò che ci aspetta accentua il rischio di essere costretti, per il futuro, ad una qualità di vita peggiore rispetto a quella vissuta finora. Perdere le garanzie (offerte a tutti), da un Servizio Sanitario Pubblico non sarebbe cosa buona per ognuno di noi e non è detto che le conseguenze non arriverebbero a colpire anche quelli che oggi in caso di necessità si rivolgono alla sanità privata.

Spesa farmaceutica

Quest’ultima seppur ingranditasi rapidamente negli ultimi anni non ha una dimensione tale da poter sostituire per intero il ruolo della sanità pubblica, pertanto, in caso di collasso del Servizio Sanitario Nazionale, saranno certamente guai per tutti . Dopo queste riflessioni iniziali, che mi sembravano opportune e doverose, passo dunque all’esposizione dei fatti che hanno suscitato in me un certo allarme. L’AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco) qualche giorno fa ha dato la notizia che nei primi due mesi di quest’anno la spesa farmaceutica è aumentata di 610 milioni di euro rispetto al 2023 con una previsione di incremento su base annua di 3 miliardi e 600 milioni. In pratica la spesa farmaceutica nel 2024 aumenterà del 17,5% rispetto al 2023. Poiché la dotazione del fondo sanitario per 2024 e’ di 134 miliardi di euro (con un incremento di 1 miliardo rispetto rispetto al 2023) è certo che ci sarà un deficit di almeno 2,5 miliardi che andrà ad erodere la disponibilità economica delle ASL per spese non farmaceutiche, (personale, tecnologia edilizia ecc) ed a rendere ancora più critica la loro situazione finanziaria. Proprio per questo motivo la Conferenza delle Regioni ha scritto una lettera al Ministero della Salute per esprimere una forte preoccupazione per quanto appreso e sopratutto per il forte ritardo con cui l’AIFA trasmette i propri report sulla spesa farmaceutica. In particolare nella lettera di cui sopra viene lamentato il fatto che l’AIFA non abbia comunicato entro il 30 Settembre, come prevede la legge le azioni necessarie per impedire lo sforamento ( ormai inevitabile!) della spesa farmaceutica. Sta di fatto che una Sanità Pubblica sempre più sottofinanziata è di fatto costretta a tagliare i servizi erogati con il risultato in assenza di politiche reali di cambiamento e finanziamento, che ciò che va male oggi andrà peggio domani. Qualcuno ci sta riflettendo? Si vuol fare qualcosa o va bene così?

One thought on “MA LA SANITÀ INTERESSA AI CITTADINI?

  • Poi ci spieghi come, visto che sembri illuminato.
    Comunque essendo ormai così rassegnati ai fallimenti di amministratori e della politica, non capisco il tuo dilemma.
    La storia si sta’ ripetendo e non abbiamo ancora imparato a ricordare.

    Risposta

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