BIBLIOTECA “G. CAPOGRASSI”, I CONSIGLIERI REGIONALI PAOLUCCI E ALESSANDRINI NELLA SEDE PROVVISORIA
Studenti, cittadinanza e rappresentanti della politica insieme per la cultura. In via Sardi, nella sede INPS di Sulmona, i Consiglieri della Regione Abruzzo Silvio Paolucci del Partito Democratico e Erika Alessandrini del Movimento 5 Stelle, questa mattina, hanno ispezionato la sede “provvisoria” della biblioteca regionale APC “G. Capograssi”. Presenti per l’occasione anche alcuni rappresentanti del capoluogo peligno: il vicesindaco Sergio Berardi, il consigliere comunale Angelo D’Aloisio del M5S, la consigliera Antonella La Gatta (PD) e l’Assessore alla Cultura Carlo Alicandri Ciufelli. Hanno preso parte all’incontro anche il segretario regionale abruzzese dei giovani del PD Saverio Gileno e il vice coordinatore provinciale di Forza Italia giovani Vincenzo Di Cesare. La visita dei Consiglieri è stata accompagnata dalla delegazione di studenti e cittadini che hanno illustrato le numerose problematiche che presenta la struttura provvisoria. I rappresentanti istituzionali regionali, dopo aver constatato con i loro occhi, i minimi termini del servizio pubblico in questione, hanno illustrato la risoluzione che andranno a presentare alla giunta di Marco Marsilio. Tra gli aspetti fondamentali della risoluzione c’è l’intenzione di ampliare gli orari di apertura della biblioteca, dato che gli attuali rendono la struttura poco fruttuosa per i percorsi di studio universitario o di ricerca che necessitano di più tempo e dedizione. Tutti gli intervenuti hanno visionato le aule studio, i libri a disposizione e anche “il cimitero dei libri dimenticati”, rubo a Zafón, un posto in cui i doppioni sono lasciati al loro destino, i più fortunati negli scaffali di una stanza ben chiusa, i meno fortunati in alcune scatole a prendere polvere.
La delegazione si è recata anche di fronte alla sede storica della biblioteca, Palazzo Portoghesi, chiusa dal 2017, dove il vicesindaco ha proposto ai consiglieri di programmare un nuovo esame tecnico sulla vulnerabilità sismica della struttura. “La questione sulla quale io credo dovrebbe investire la Regione”, dichiara Berardi, “è quella di una revisione molto accurata dei valori che hanno motivato questa inagibilità. Pensare che l’edificio abbia un valore di Z02 mi pare del tutto improbabile, lo dico da architetto. Non ho mai visto una struttura di questa natura, di queste dimensioni e con queste tecnologie, avere valori di vulnerabilità così elevati”, sostiene Berardi.
“Questa mattina abbiamo assistito, dopo tanto, troppo tempo, all’interessamento dei rappresentati istituzionali alle vertenze che attanagliano la Valle Peligna”, dichiara Marco Alberico attivista e blogger della Casa Di Vetro. “Il potenziamento della biblioteca regionale G. Capograssi è una priorità al fine sia di garantire un servizio pubblico essenziale che di contrastare lo spopolamento, un ruolo chiave in questa partita lo ha giocato la trasparenza. L’agire pungolatorio della Casa Di Vetro ha portato alla luce iniquità su cui la cittadinanza si è compattata. La Città di Sulmona si dimostra pronta a non arrendersi all’oscurantismo!”, queste le parole dopo l’incontro. “Siamo soddisfatti dell’interessamento dimostratoci dai consiglieri regionali presenti”, afferma Giulia Di Rienzo, rappresentante degli studenti della Valle Peligna. “I nostri bisogni e le nostre richieste, sostenute anche dalla cittadinanza, sono giunte fino in Regione. Mi auguro fortemente che quelle raccolte oggi non siano solo promesse ma delle vere intenzioni e che la risoluzione presentata questa mattina venga attuata il prima possibile nell’interesse degli studenti che sono i primi fruitori della Biblioteca”, continua Di Rienzo. “Un ringraziamento va a tutti i comitati cittadini che da sempre hanno sostenuto la causa dal lontano 2017, quando è stata annunciata la chiusura di Palazzo Portoghesi e ai bibliotecari che con impegno e dedizione svolgono un lavoro esemplare. Siamo e saremo sempre pronti all’ascolto e alla collaborazione.”
Gli attivisti, ancora una volta, sottolineano quanto questa sia una vera e propria battaglia senza bandiere politiche, un grido d’aiuto ai grandi della politica per vedere realizzata la loro voglia di essere curiosi, studiare, incontrarsi in un posto che permetta loro di costruirsi un domani. Perché di cultura si vive, al contrario di ciò che ci racconta qualcuno. E se i giovani delle nostre aree interne hanno fame di ricerca, di libri, di pagine da sfogliare e quaderni da riempire, allora è il caso di agire, di non perdere tempo, e riconquistare la fiducia verso quelle istituzioni che troppo spesso li hanno abbandonati.