GUERRIERO DI CAPESTRANO, IL REGISTA CONSORTE LANCIA LA SFIDA A MARSILIO
Dopo l’intervento del presidente della Regione Marco Marsilio a difesa dell’autenticità della statua del Guerriero di Capestrano scelto anche come simbolo dell’Abruzzo, il regista Alessio Consorte da sempre sostenitore che la scultura sia un clamoroso falso, torna alla carica lanciando il guanto di sfida a Marsilio.
“Affermare che il Guerriero di Capestrano sia un falso non è affatto curioso, ma è il risultato di un’attenta inchiesta giornalistica, successivamente trasformata nel film “Il Guerriero mi pare strano”.
Il Presidente Marsilio avrebbe dovuto vederlo e documentarsi prima di esprimersi in questioni e dinamiche che poco conosce” Così il regista, il quale dopo aver vinto il ricorso al TAR e non aver ottenuto dal Ministero la documentazione richiesta, è tornato dai giudici amministrativi chiedendo l’intervento di un commissario ad acta, al fine di far rispettare la sentenza e ottenere finalmente le prove richieste che il ministero ha dichiarato di possedere.
“I documenti che attesterebbero l’autenticità del Guerriero attualmente non esistono o meglio noi non li abbiamo mai ricevuti, quindi si attende l’esito del Commissario”, sottolinea Consorte. “Il Guerriero è un falso del ventennio perciò una truffa organizzata per ottenere il premio di rinvenimento. Successivamente è stato esposto in occasione del bimillenario dalla nascita di Augusto (curioso, no?). Per maggiore chiarezza la “tresca”permise ai contraffatori di guadagnare 12,500 lire nel periodo delle famose “mille lire al mese. In tutti i modi propongo un gioco a Marsilio – incalza Consorte – io chiamo il mio team di esperti, lui chiama i suoi designati, si ottiene l’autorizzazione dal Ministero (questione per lui abbastanza semplice) e si eseguono i test.
Se il Guerriero e la “Dama” risultassero autentici e risalenti al VI secolo a.C., paghereri i danni e porgerei scuse al popolo abruzzese, pur sempre avendo contribuito alla ricerca.
“Se invece saranno riferiti all’epoca fascista del 1934 come sostengono le mie tesi – conclude – il Presidente attuale potrà decidere di dimettersi”.
Sulmona 30.09.2024
Da appassionato di storia antica, a Corfinio ho visto il documentario che il dr Alessio Consorte ha fatto proiettare alla sala Igioland, penso che un sereno confronto storico costruttivo senza che nessuno debba dimettersi si possa fare. La questione è alquanto controversa ed aperta. Il dr Consorte però ha riportato alla luce dell’oblio degli archivi nazionali dei documenti importanti di studiosi, storici e se non ricordo male anche ecclesiastici che smentiscono in tempi non sospetti la veridicità del manufatto. A rafforzare questa tesi vi è anche la data del ritrovamento. Domandatevi il perché quel manufatto non è mai stato ritrovato nei secoli precedenti, a meno di 40 cm di profondità tutti coloro che hanno arato quel terreno nei secoli scorsi lo avrebbero dovuto e potuto ritrovare prima degli anni trenta, impossibile da credere che nessuno non ci si sarebbe imbattuto mentre coltivata il terreno. Il fatto che è stato ritrovato in discrete condizioni, dimostra che nel terreno vi è stato un tempo brevissimo, non presentava certo le abrasioni ed i segni secolari del tempo antico.
distinti saluti
Domenico Silla
Grazie infinite Sig. Domenico per essere stato presente a Igioland. Inoltre dai dati XRF del CNR mancano proprio gli elementi di degrado. La statua non è mai stata sotto terra.
La saluto cordialmente.
bene,solo con analisi/prove/evidenze scientifiche la verita’/autenticita’ …fatte alla Sacra Sindone,detto tutto,Legalita’ diffusa per uscire dalla partitocrazia,e basta,o no?
bene,solo con analisi/prove/evidenze scientifiche la verita’/autenticita’ …fatte alla Sacra Sindone,detto tutto,Legalita’ diffusa per uscire dalla partitocrazia,e basta,o no?
Non lo farà mai !!!!!