CONVOCATO A SULMONA COMITATO ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA: CASO CIACCIO AL CENTRO DELLA DISCUSSIONE
Si riunirà domani a Sulmona il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, un incontro cruciale convocato dalla Prefettura dell’Aquila. Al centro dell’agenda, oltre a temi di interesse generale, ci sarà il caso di Leonardo Ciaccio, uno degli uomini di Cosa Nostra più vicini al boss Matteo Messina Denaro, che ha recentemente ottenuto la semilibertà per buona condotta. Questa decisione, emessa dal Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, è stata impugnata dalla Procura Generale della Corte di Cassazione.
Ciaccio, condannato all’ergastolo per omicidio, associazione mafiosa e reati legati al traffico di droga, sta prestando servizio dal maggio scorso come bibliotecario nel polo museale diocesano di Santa Chiara. Il suo lavoro si svolge dal martedì al venerdì nelle ore mattutine, al termine delle quali rientra nel carcere di Sulmona, dove è tuttora recluso.
La presenza di Ciaccio ha sollevato preoccupazioni tra le autorità locali, tanto che il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha recentemente sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine. “C’è un pronunciamento del Tribunale di Sorveglianza, ma il rischio che possa creare contatti rimane alto,” ha dichiarato Di Piero, chiedendo il rafforzamento dei controlli da parte della polizia.
Il sindaco ha anche annunciato che il comitato affronterà altre questioni legate alla sicurezza pubblica, inclusi i problemi relativi alla movida e i fenomeni di criminalità presenti nel territorio. “Ci confronteremo non solo su questo tema, ma su tutte le questioni riguardanti la sicurezza nella comunità,” ha aggiunto Di Piero.
Leonardo Ciaccio, originario del mandamento mafioso di Castelvetrano, è considerato uno dei più stretti collaboratori di Matteo Messina Denaro. Nonostante le sue condanne, tra cui l’ergastolo ricevuto nel maxi-processo alla mafia trapanese ‘Omega’, Ciaccio non si è mai pentito. Le sue strette relazioni con Messina Denaro e il suo ruolo di confidente del boss lo rendono una figura di particolare preoccupazione per le autorità.
Nei giorni scorsi, la consigliera comunale Teresa Nannarone ha sollevato ulteriori dubbi, chiedendo al sindaco di attivarsi per sospendere o revocare la convenzione che permette a soggetti condannati per reati di associazione mafiosa di partecipare a progetti di pubblica utilità.
L’incontro di domani si preannuncia quindi come un momento di confronto fondamentale per discutere le strategie di sicurezza pubblica e il controllo su figure criminali di alto profilo come Ciaccio, le cui concessioni di semilibertà sollevano timori sulla sicurezza della comunità.