SULMONA, RITARDI NELLA MENSA SCOLASTICA: 900 STUDENTI SENZA PASTI CALDI

La corsa contro il tempo per garantire un pasto caldo ai novecento studenti delle scuole di Sulmona non ha prodotto risultati concreti. La cittĆ  ĆØ in fermento a causa del ritardo nellā€™avvio del servizio di refezione scolastica, che anche questā€™anno non rispetterĆ  la data prevista del 2 ottobre, stabilita durante lā€™assegnazione dellā€™appalto. Il ritardo ĆØ dovuto alla mancanza di un centro di cottura adeguato, nonostante gli sforzi della ditta incaricata, del Comune e dellā€™Asl per trovare una soluzione.

La Rica srl di Somma Vesuviana, subentrata nella gestione della mensa scolastica dopo le societĆ  Ep e Coselp, non dispone ancora di un centro di cottura operativo. Lā€™appalto, del valore di 3,5 milioni di euro, aveva giĆ  sollevato controversie in ambito politico, portando alla necessitĆ  di indire una nuova gara, ma a meno di due settimane dallā€™avvio previsto del servizio, il contratto non ĆØ ancora formalizzato. Oltre alla firma mancano i fornelli, dato che la cucina inizialmente individuata, situata in un ristorante locale, non ĆØ adeguata per la preparazione dei circa 900 pasti giornalieri necessari.

Attualmente si sta valutando la possibilitĆ  di allestire un centro di cottura all’interno di una struttura sanitaria servita dalla stessa societĆ , ma rimangono da risolvere questioni logistiche e normative riguardanti spazi e condivisione con il personale sanitario. Un incontro tra le parti si ĆØ tenuto lo scorso venerdƬ a Palazzo San Francesco, e il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha richiesto un nuovo confronto per avere maggiori chiarimenti. Il centro di cottura, infatti, ĆØ previsto dal bando di gara.

Nel frattempo, la preoccupazione cresce tra i genitori, che si interrogano su come sia stato possibile procedere con lā€™appalto senza aver verificato tutti i requisiti necessari. Sui social monta la polemica, con molti che sottolineano la vicinanza della data prevista per l’inizio del servizio.

Per il momento, le scuole stanno cercando soluzioni temporanee. Gli alunni delle scuole primarie degli istituti Radice-Ovidio e Serafini-Di Stefano potranno portare il panino da casa, una misura giĆ  adottata lo scorso anno dalla preside Alessandra Di Mascio. La decisione ĆØ stata confermata per garantire che, in attesa dellā€™avvio della mensa, gli studenti possano consumare un pasto in sicurezza, rispettando le norme di distanziamento. Quando il servizio di refezione sarĆ  attivato, gli alunni avranno la possibilitĆ  di scegliere tra il pasto da casa o quello fornito dalla mensa.

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