LE “REGOLE” DI ANNAMARIA CASINI FANNO GRANDE IL COMUNE DI PARMA

di Luigi Liberatore – Ho sempre pensato che l’ex sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, avesse qualcosa di speciale. Non foss’altro per aver portato a termine l’intero mandato quinquennale e di aver governato una ingovernabile Sulmona, reduce da più commissariamenti. Lei, donna, prima donna ad aver occupato quella poltrona a Palazzo san Francesco sulla quale si erano avvicendati uomini granitici di carriera, e dalla quale erano “saltati” altrettanti personaggi privi di solidità politico-amministrativa. E che avesse qualcosa di speciale l’ho capito anche dal suo fare riservato, in altri termini di essere “scomparsa” dalla scena politica della città per immergersi nel suo lavoro e tenersi lontana da ogni questione o suggestione che potessero tentarla in qualche maniera per rientrare nelle faccende burrascose del Comune. Donna minuta quanto intelligente, protesa dopo l’esperienza politico-amministrativa a seguire percorsi impegnativi in tema di pubblica amministrazione, come studi avanzati su regole e applicazioni pratiche per migliorare il sistema e finalizzati, soprattutto, al miglioramento degli impatti dei progetti Pnrr degli enti locali. Non farà certamente piacere ad Annamaria Casini che io l’abbia scovata, girovagando tra le pubblicazioni, cofirmataria sulla rivista “Project Manager (IL) di un articolo relativo “All’applicazione del modello ISIPM PRADO per migliorare gli impatti dei progetti Pnrr degli enti locali per la creazione del valore pubblico: il caso del comune di Parma”. Non mi sono meravigliato di incontrarla in una rivista tecnica e alle prese con un “paziente” come il Comune di Parma perché ho sempre pensato che Annamaria Casini abbia guidato la città di Sulmona non per doti politiche ma col fiuto delle sue conoscenze e della sua preparazione. Sono certo ancora che non perdonerà questa mia “intrusione” nelle sue faccende personali di lavoro, tuttavia porto a mia discolpa il fatto che la sua firma e i suoi impegni sono diventati di interesse nazionale. Non potevo farne a meno. Chiedo all’ex sindaco di Sulmona di essere tollerante, anche perché mi ha obbligato a studiare questo misterioso Modello ISIPM PRADO da cui sono uscito con la convinzione che sia un percorso riservato a pochi. Non per me, sicuramente.

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