VENDITTI A SULMONA: TEMENDO UNA NUOVA PROTESTA IL CANTAUTORE ROMANO NON VOLEVA CANTARE, POI CI RIPENSA E CONQUISTA IL PUBBLICO

Il cantautore romano, preoccupato dalle voci che si erano diffuse nel pomeriggio di una possibile protesta del pubblico, subito dopo le prove ufficiali ha decisio di non voler piĆ¹ cantare. ā€œNon canto, rimborsiamo i bigliettiā€ avrebbe detto, gelando le forze dell’ordine e il suo staff, timoroso di affrontare una piazza “ribelle” o agitata dalle polemiche.

Dopo circa mezz’ora di frenetiche trattative e di dialogo con le autoritĆ , Venditti si ĆØ convinto ed ĆØ salito sul palco iniziando a cantare davanti a circa tremila persone impazienti di poter ascoltare e ripetere le canzoni piĆ¹ belle del cantautore romano che hanno scandito la vita di ognuno di loro.

I primi applausi calorosi sono arrivati quando il cantautore ha dedicato un momento speciale ad Alessandro Centofanti, musicista sulmonese scomparso dieci anni fa, che aveva collaborato con Venditti fin dallā€™inizio: ā€œQuestoĀ concerto ĆØ dedicato a Sandro e ai suoi parenti. Io sono legato indissolubilmente a questo posto, ho frequentato Sulmona tanti anni , grazie proprio a Sandro. Questo ĆØ un compleanno dove lui Ā cā€™entra molto perchĆ© ha suonato in Cuore, lā€™album pubblicato 40 anni fa che noi andremo a festeggiare questa sera. Bando alle ciancie, vi auguro un grandissimo concerto, cercherĆ² di parlare il meno possibile perchĆ© qui fa freddo, fa fridd e non si Sa dove si andrĆ  a finire. Vi auguro un grandissimo concerto a tutta la piazza e a chi sta intorno alla piazza.

Una canzone dopo lā€™altra, il concerto ha preso vita, con pezzi storici che rimbombavano nel catino naturale di piazza Garibaldi. Venditti non ha mancato di lanciare una leggera critica allā€™allestimento del palco e delle transenne: ā€œMi sento ingabbiato. Avrei allargato questa piazza,ā€ ha commentato, riferendosi alla recinzione montata in mattinata dal Comune in accordo con lā€™organizzazione. Tuttavia, con il passare del tempo, anche la “paura” iniziale si ĆØ dissolta, tanto che Venditti ha espresso il desiderio di aprire le porte e rimuovere le transenne.

La serata si ĆØ conclusa con un toccante abbraccio virtuale a Maria, una giovane disabile di Pratola Peligna, alla quale Venditti ha donato il suo cappello, un gesto di affetto che ha chiuso la performance con grande umanitĆ  e calore. Un gesto che ha contribuito a cancellare definitivamente le tensioni dellā€™”effetto Barletta”, lasciando spazio a una serata che, nonostante tutto, ĆØ riuscita a emozionare e conquistare il pubblico. Anche se le polemiche per il sostanzioso contributo (3o mila euro), Ā sborsato dal Comune restano tutte in piedi.

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