COGESA IN DIFFICOLTÀ: LA DISCARICA DI NOCE MATTEI RISCHIA DI CHIUDERE NEL 2028

La situazione della discarica di Noce Mattei si fa sempre più critica. A lanciare l’allarme è Nicola Sposetti, amministratore unico di Cogesa, che ha presentato ai sindaci soci una relazione sull’attuazione del piano di risanamento aziendale approvato dal tribunale di Sulmona il 27 marzo scorso. Secondo quanto esposto, il futuro della discarica appare incerto, con la sua “fine vita” prevista per il 2028, a meno che non si riescano a programmare in tempo utile gli investimenti necessari. “Con investimenti adeguati la vita utile dell’impianto arriverebbe al 31 dicembre 2033”, scrive Sposetti, stimando che servirebbero circa dieci milioni di euro per garantire il prolungamento delle attività.

Il piano di risanamento, pur approvato dal tribunale, ha trovato ostacoli nella sua attuazione. Dei crediti da recuperare, pari a otto milioni di euro, in cinque mesi ne sono stati incassati solo 2,4 milioni. Di questi, due milioni restano legati a una causa in corso con Asm, il cui esito si conoscerà a fine settembre. A complicare ulteriormente la situazione, vi è il nodo delle vertenze sindacali, con ben 53 cause di lavoro in sospeso per un contenzioso complessivo di 600mila euro. A questi si aggiungono 500mila euro di salari arretrati, per i quali esiste la possibilità di una transazione che potrebbe ridurre l’importo.

“È evidente la necessità di valutazioni congiunte e ponderate sugli aspetti di criticità per garantire la sostenibilità del piano di risanamento aziendale”, avverte Sposetti, sottolineando come non tutti gli aspetti del piano siano stati risolti e come sia necessario aggiustare il tiro. Le prossime mosse e i margini di manovra saranno cruciali per il futuro di Cogesa e della discarica di Noce Mattei.

Secondo i giudici, ci vorranno almeno cinque anni per superare la crisi e garantire la stabilità occupazionale dei 215 dipendenti della partecipata.

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