CENE TRA SINDACO, PD E FRATELLI D’ITALIA: LA MAGGIORANZA ABBANDONA L’AULA. LA DURA REPLICA DI TERESA NANNARONE

Salta la discussione sulle cene mare e monti tra una parte della maggioranza e i due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia. Al momento di aprire la discussione sulla domanda di attualità presentata da Teresa Nannarone, trasformata in interrogazione dal presidente del consiglio comunale Cristiano GEROSOLIMO, la maggioranza sindaco compreso, ha deciso di abbandonare l’Aula facendo mancare il numero legale.

L’ennesima fuga da parte della maggioranza chiamata a spiegare alla città se dietro quelle cene tra “amici” si nascondesse qualcosa di più serio e di politico che portasse la maggioranza a un clamoroso ribaltone. Silenzio assoluto anche da parte del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, anche lui perfettamente allineato al silenzio omertoso dei suoi compagni di banco. L’ennesimo segnale di un movimento politico che ha ormai perso tutte le caratteristiche che lo avevano portato ad a essere il primo partito in Italia fondato sulla trasparenza amministrativa e sul rispetto degli elettori. Elementi che ora non ci sono più, almeno qui a Sulmona. Stesso discorso va fatto per il rappresentante di Sbic, ormai scomparso da ogni radar politico cittadino. Altro che bene in Comune!!!

L’unico a parlare prima di abbandonare l’aula è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Vittorio Masci, tra i protagonisti delle cene fuori porta. “Una volgarità, una limitazione della libertà personale, una perdita di tempo e soldi pubblici per parlare di una semplice cena privata tra amici”, ha detto Masci nel suo breve intervento.

Naturalmente insoddisfatta della decisione della maggioranza di abbandonare l’Aula, Teresa Nannarone che, come sempre, annuncia battaglia. “Non mi stupisce l’assenza di trasparenza che ha dimostrato da sempre questa maggioranza che insieme a Fratelli d’Italia non ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità”, afferma decisa l’ex presidente del Partito Democratico. “D’altronde il sindaco doveva solo dire se aveva o non aveva intenzione di nominare Salvatore  Zavarella suo assessore e assegnare a Vittorio Masci la Presidenza del Consiglio comunale. Forse non hanno ancora sciolto questa riserva, altrimenti la risposta la potrebbero dare.

Chiedere se siamo alle soglie di un ribaltone, per cui il sindaco e ancor più il Pd che era commensale sarebbero d’accordo a un’intesa trasversale con Fratelli d’Italia non è una domanda impertinente. Credo che sia lecito chiedersi questo. Se si rifiutano di rispondere o perché non hanno ancora una risposta o perché hanno paura di confrontarsi su un tema politico che stanno cercando di ridurre ad altro. Tutto questo conferma la pochezza dell’azione politica di Di Piero e compagnia”.

“Un’azione politica misera che non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi con l’elettorato – incalza Nannarone – Scappare dall’aula è quanto abbiamo sempre contestato alla precedente amministrazione, a cominciare dal Pd che adesso fa la stessa cosa, e non è la prima volta. Dove manca la politica inizia la fuga. Dove manca la politica manca la determinazione, manca la visione, il coraggio. Lo strumento dell’Interrogazione è uno strumento parlamentare, regionale, provinciale e comunale; è uno strumento di democrazia che questa maggioranza in accordo con Fratelli d’Italia non vuole fare esistere. Questa è prepolitica, è affarismo, è lobbismo, è familismo e tanto altro ancora, ma non è politica. La politica è anche il coraggio di dire non sono coerente”.

Nannarone è comunque decisa ad andare fino in fondo convinta che il sindaco Di Piero e la sua maggioranza non potranno scappare per sempre. “Il sindaco deve comunque rispondere e lo deve fare per iscritto”, sostiene perentoria la consigliera comunale, “perché finché lui non risponde questa interrogazione verrà sistematicamente ripresentata in tutti i prossimi consigli comunali”. La prima occasione sarà domani quando, così come prevede il regolamento comunale, in seconda convocazione, si dovrà affrontare la domanda di attualità presentata dalla stessa Nannarone, sulla presenza nel Museo diocesano di Santa Chiara dell’ex braccio destro di Matteo Messina Denaro, mai pentito, Leonardo Ciaccio.

“Domani, vedremo”, conclude Teresa Nannarone, “se continueranno a scappare”.

3 thoughts on “CENE TRA SINDACO, PD E FRATELLI D’ITALIA: LA MAGGIORANZA ABBANDONA L’AULA. LA DURA REPLICA DI TERESA NANNARONE

  • Il consiglio comunale va rispettato sempre. Quindi rispondi al consigliere di minoranza Teresa Nannarone così che anche i tuoi elettori sappiano.

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    • Ha iniziato bene nel dire che il Consiglio Comunale va rispettato sempre.
      Quindi interpella per il certo e non per il presunto, così che anche i tuoi elettori sappiano.

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  • Ma veramente non hanno nient’altro da fare ?
    Sprecare tempo e denaro di certo non aiuta !!!!
    Concentrarsi su cose importanti, e ce ne sono tante, sarebbe più opportuno visto che politicamente c’è il vuoto più imbarazzante possibile.

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