PRATOLA E RAIANO IN LUTTO PER NATACHA, MORTA A 50 ANNI PER UNA MALATTIA

La comunità di Pratola Peligna e Raiano sono state colpite da una tragica notizia: Natacha Iacobucci, 50enne molto conosciuta e stimata, è scomparsa nelle prime ore di questa mattina, stroncata da una malattia. La sua dipartita ha lasciato sgomento e tristezza nelle due cittadine della Valle Peligna, dove Natacha era benvoluta e apprezzata per la sua gentilezza e disponibilità.

Natacha, che in passato aveva gestito una lavanderia, era una figura familiare per molti. I messaggi di cordoglio che si stanno diffondendo nelle ultime ore testimoniano il profondo affetto che la comunità nutriva per lei. Tra questi, particolarmente toccanti sono le parole di un operatore socio-sanitario dell’ospedale di Sulmona: “Stella, occuperai sempre un posto nel mio cuore”. Una sua cara amica l’ha ricordata come “una persona dolcissima e bravissima, sempre disponibile con gli altri e con il sorriso stampato sulle labbra”.

Anche il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, ha voluto rendere omaggio alla memoria di Natacha, con un messaggio di grande intensità: “Anima bella e genuina, infondi coraggio da lassù a Giulio e al piccolo Vincenzo”, ha dichiarato, rivolgendosi al marito Giulio e al figlio Vincenzo, che Natacha lascia dietro di sé.

La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Di Luzio a Pratola Peligna, dove amici, parenti e conoscenti stanno rendendo omaggio alla donna scomparsa. I funerali saranno celebrati domani, 16 settembre, alle 15.30, nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Raiano, il paese dove Natacha risiedeva con la sua famiglia.

In un ultimo gesto di altruismo e sensibilità, la famiglia ha chiesto di effettuare donazioni per la ricerca oncologica, a dimostrazione dell’amore che Natacha nutriva per il prossimo e del desiderio di contribuire alla lotta contro la malattia che l’ha portata via troppo presto.

La scomparsa di Natacha Iacobucci lascia un vuoto profondo nel cuore della comunità peligna, che oggi si stringe attorno alla sua famiglia, ricordandola con affetto e riconoscenza.