MALTRATTAMENTI AI FAMILIARI, ASSOLTO 39ENNE: ERA INCAPACE D’INTENDERE E VOLERE

Un 39enne, è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti in famiglia dal giudice del tribunale di Sulmona, Irene Giamminonni. La decisione arriva a seguito di una perizia che ha stabilito l’incapacità dell’uomo di intendere e volere al momento dei fatti.
Il 39enne era accusato di aver sottoposto i suoi familiari, tra il 2013 e il 2021, a una serie di violenze fisiche e minacce, compresi episodi in cui aveva impugnato coltelli e forbici contro i genitori e il fratello, costringendoli a vivere in un clima di terrore. Gli episodi più gravi si erano verificati a Pratola Peligna.

Secondo l’accusa, l’uomo aveva iniziato a manifestare comportamenti violenti già nel 2013, quando si era barricato in casa per evitare un trattamento sanitario obbligatorio, distruggendo arredi e minacciando i suoi congiunti. Successivamente, nel 2018, aveva minacciato di tagliare la gola ai genitori e picchiato il padre. Gli episodi violenti erano continuati negli anni seguenti, come nel marzo del 2019, quando aveva colpito il fratello dopo averlo accusato di avvelenamento, e nell’ottobre dello stesso anno, quando aveva minacciato il padre con forbici da cucina.

Nel 2021, dopo un periodo di ricovero, le violenze erano riprese. Il 31 agosto di quell’anno, l’imputato aveva sputato in faccia alla madre e minacciato il padre con un coltello per ottenere denaro da spendere in sigarette. L’intervento dei carabinieri si era reso necessario per fermare la situazione.

Durante il processo, è emerso che l’uomo non era in grado di comprendere le proprie azioni durante gli episodi incriminati, portando alla sua assoluzione. Il 39enne è stato difeso dall’avvocato Alessandro Margiotta. Il giudice ha stabilito che, data la condizione mentale dell’uomo, egli non era penalmente responsabile dei reati contestati.

 

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  • e la legge sulla privacy ?

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