PIZZOLA ACCUSA LA POLITICA: “SILENZIO ASSORDANTE DAVANTI ALLA DEVASTAZIONE DELLA SNAM”
Mario Pizzola, in rappresentanza del comitato “Per il clima fuori dal fossile”, torna a puntare il dito contro la politica locale, denunciando il totale silenzio delle istituzioni di fronte all’avanzata della Snam, che sta proseguendo i suoi progetti sul territorio senza alcun freno. In un comunicato, Pizzola critica duramente chi dovrebbe tutelare il territorio, ma che “si gira dall’altra parte”, ignorando le conseguenze disastrose per l’ambiente e la comunità. Secondo Pizzola, la multinazionale è pronta a riversare tonnellate di cemento nel territorio per i propri interessi, senza curarsi delle ripercussioni ambientali che questo comporterà.
Tra le principali preoccupazioni sollevate dall’attivista, c’è la perdita dell’habitat naturale dell’orso bruno marsicano, specie già a rischio, che ha nel territorio di Case Pente uno dei suoi corridoi faunistici naturali. Nonostante questo, denuncia Pizzola, la politica sembra più impegnata nell’organizzare eventi e sagre piuttosto che affrontare le questioni ambientali che minacciano il futuro del territorio.
L’attacco prosegue con la denuncia della distruzione di una zona di notevole importanza archeologica, dove sono stati scoperti reperti dell’epoca italica e romana. Pizzola accusa le forze politiche, di maggioranza e opposizione, di essere intente a pianificare cene e incontri “strategici”, senza che però emergano reali proposte per fermare lo scempio.
Un altro grave aspetto sollevato nel comunicato riguarda le conseguenze per la salute. Pizzola avverte che l’aria della Valle Peligna sarà presto satura di sostanze tossiche, mentre le istituzioni minimizzano il problema, parlando di fenomeni naturali destinati a scomparire, ignorando completamente il ruolo dei combustibili fossili nel cambiamento climatico. L’attivista non risparmia critiche nemmeno al governo, che continua a negare la gravità della crisi climatica, sostenendo che si tratti di semplici oscillazioni temporanee.
Pizzola descrive il progetto della Snam come una “bomba a orologeria” piazzata sotto i piedi della popolazione, e il silenzio delle autorità come un atto di complicità che nessuno ricorderà in futuro. Chiude con una riflessione amara, paragonando la situazione odierna alle parole del pastore Martin Niemöller, famoso per la sua poesia che denuncia l’indifferenza della società di fronte alle ingiustizie. Pizzola teme che un giorno, quando Sulmona sarà spopolata e dimenticata, nessuno si ricorderà di questa battaglia, e le voci che oggi chiedono giustizia e protezione per il territorio saranno inascoltate.
Un monito che suona come un grido di allarme, rivolto a una politica che, secondo Pizzola, continua a ignorare le vere urgenze del presente.
Ormai l’ambiente è compromesso e spero solo che non stiamo aspettando disastri e morti prima di muoversi per salvaguardare quel poco che c’è rimasto.
Come il Cogesa , la politica e le istituzioni sono assolutamente inutili e corrotte.
Speriamo non si debba arrivare ad una rivoluzione popolare perché poi ascoltino