ALBERI PERICOLANTI A PETTORANO: LETTERA AL SINDACO E AL DIFENSORE CIVICO

Domenico Ventresca, residente nella frazione Vallelarga, ha scritto una lettera al sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara, al difensore civico regionale e a tutti gli enti pubblici interessati, per segnalare una serie di episodi legati alla pericolosità di piante non curate nella zona. Nella missiva, Ventresca esprime la preoccupazione sua e di molti cittadini per la mancata manutenzione degli alberi che, già da anni, rappresentano un rischio per la sicurezza pubblica.

Ventresca sottolinea come, già dal 2010, fossero stati segnalati alberi pericolanti in diverse aree del comune, tra cui via Case La Rocca, via San Martino e il Fosso di Grundola. In alcuni casi, i rami caduti hanno causato l’intervento dei vigili del fuoco, come accaduto lo scorso 9 aprile in via Masserie Federico. Il problema si è manifestato più volte anche in altre località, come Ponte d’Arce, dove un ramo spezzato su un cavo elettrico ha provocato un blackout prolungato nelle frazioni di Pettorano.

La situazione si è aggravata nel corso degli anni, e i cittadini sono spesso costretti a intervenire personalmente per garantire la transitabilità delle strade.

Nella lettera, Ventresca richiede l’emanazione di una nuova ordinanza sindacale, simile a quella del 2021, che obblighi i proprietari dei terreni a rimuovere gli alberi pericolanti. L’appello è esteso anche agli enti pubblici e al difensore civico della Regione Abruzzo, evidenziando come simili misure preventive siano già attuate in altri comuni limitrofi, come Pratola Peligna e Pacentro.

Ventresca conclude la sua lettera ricordando che, nonostante le numerose richieste, non si è ancora intervenuti in modo concreto, annunciando l’intenzione di rivolgersi alle autorità prefettizie e di sicurezza per sollecitare un intervento.

Domenico Ventresca invita il sindaco a prendere in carico la situazione prima che si verifichino danni maggiori, a tutela della sicurezza pubblica e del territorio di Pettorano sul Gizio. (d.ver.)