COSPA ABRUZZO: “PRELIEVO DEI CERVI ESSENZIALE PER PROTEGGERE L’ORSO E LE RISORSE AGRICOLE”
Con l’arrivo dell’autunno, l’orso bruno marsicano entra in una fase di iperfagia, durante la quale aumenta notevolmente la sua alimentazione per accumulare riserve di grasso in vista dell’inverno. In questo periodo, l’alimentazione del cervo si sovrappone parzialmente a quella dell’orso, in particolare riguardo ai ramneti, una risorsa fondamentale per l’orso in questa stagione. Questo è quanto emerge da una recente relazione scientifica firmata da alcuni esperti, tra cui il biologo Franco Recchia e il medico veterinario Mauro Ferri, collaboratori dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
La relazione ha assunto particolare rilevanza in vista dell’abbattimento programmato di circa 469 cervi, autorizzato dalla giunta regionale a partire dal 14 ottobre. Il documento verrà citato giovedì prossimo in commissione agricoltura da Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo, il comitato che rappresenta agricoltori e allevatori abruzzesi. La discussione riguarderà la sopravvivenza degli orsi bruni marsicani, una specie già vulnerabile di cui restano solo circa 50 esemplari nella regione.
Secondo Rossi, l’abbattimento dei cervi è necessario non solo per prevenire danni all’agricoltura, ma anche per proteggere l’orso bruno marsicano. “I cervi tolgono il cibo agli orsi”, ha affermato, sostenendo che la popolazione di cervi è cresciuta in modo eccessivo, mettendo sotto pressione le risorse alimentari condivise con i grandi predatori.
Le posizioni degli ambientalisti, che hanno contestato la delibera della giunta, sono state criticate da Rossi. “Hanno avuto a disposizione il Piano faunistico venatorio regionale per presentare osservazioni e, se necessario, ricorrere al Tar. Solo in Abruzzo c’è tutta questa opposizione per il prelievo dei cervi”, ha concluso il presidente del Cospa.
La terza commissione agricoltura della Regione si riunirà giovedì per approfondire il tema, cercando di trovare un equilibrio tra la protezione della fauna selvatica e le esigenze del territorio.
Che follia!
Dichiarazione di incapacità.
Cinquecento cervi caduti dal cielo ????
Allora via con la barbarica mattanza che muterebbe l’identità dell’Abruzzo che diventerebbe ” debole e crudele” per sempre.
Si fa presto quando il problema riguarda gli animali, si risolve ammazzando…che vergogna !
Si sono mangiatocon chi me la o tutto lo zafferano e non sono stato risarcito …adesso non ho più bulbi …con chi me la prendo…
La Regione dispone di grossi fondi di risarcimento, deve fare domanda.
Se rinascessero i contadini o i pecorari di prima- che mi ricordo io- con i cappellacci, le mantelle, le mogli col fazzoletto, non mi immagino quante forcate o roncolate avrebbero tirato a questo Imprudente od agli altri politici che hanno buttato questi cervi pe fare danni . Non credo che avrebbero potuto girare così tranquillamente, quando una volta con l’agricoltura di sussistenza ci dovevano dare da mangiare alla famiglia.
Oggigiorno a pancia piena sono diventati tutti naturalisti ma il lavoro agricolo deve essere comunque rispettato e i cervi di stato, introdotti dal governo, distruggono tutto..
È una vergogna… Pensano all’impatto economico sull’agricoltura…se ne accorgeranno quando anche l’Abruzzo verrá boicottatto!!!
In Agosto sono stata in Abruzzo al lago di Barrea: alle 6 del mattino passeggiando sulle sponde del lago stavano mangiando 2 bellissime Cerve, per non disturbarle mi sono allontanata, ci siamo guardate e loro hanno continuato a mangiare. È stata una splendida esperienza. I cervi maschi sono venuti nel parcheggio vicino ai camper, tranquilli hanno mangiato e sono tornati nel bosco. Chi ha deciso di uccidere oltre 400 cervi, è un essere inumano senza nessun rispetto per niente e nessuno, decisione politica per accontentare i miserabili cacciatori. Alte soluzioni ci sono.
L’ Abruzzo ritenuta migliore regione riguardo il rispetto verso questi animali
Trovino soluzioni più consone
Vergognaa
Scusate, ma perché non vengono trasferiti altrove?
Per la carne?
In tutti i paesi ci sono gli abbattimenti selettivi se non li volete contribuite a pagare i danni agli agricoltori
Visto che non si è d’accordo per gli abbattimenti le associazioni ambientaliste trovassero loro una soluzione chiaramente se necessitano risorse economiche a spese loro.
Magari pagando anche i danni agli agricoltori.
La Regione dispone di ingenti somme per risarcimenti, s’informi
Il vero problema dell’orso in Abruzzo non sono i cervi ma l’uomo .perché se da diversi anni in Abruzzo ci sono sempre e solo 50 esemplari .
Se ne inventassero un altra.
https://www.lav.it/cervi-abruzzo
Firmate. L’Abruzzo supera il milione di abitanti, le firme anche nella raccolta del WWF dovrebbero essere di più
Infatti sono invenzioni ammazzare Cervi x Salvare gli Orsi! La Realtà è ben diversa accontentare chi caccia! Però la percentuale di chi è contro la Caccia è di gran lunga superiore. X Cui ci ricorderemo di questo alle prossime elezioni.
Accontentare chi li ha votati! Ci sono fondi per il risarcimento di oltre 16 milioni di euro.
Solo i nazisti uccidono, vergogna, uccidere una creatura di Dio.