AGRICOLTORI IN RIVOLTA: “I DANNI DELLA FAUNA SELVATICA SIANO PAGATI DAGLI AMBIENTALISTI”

Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo, coordinamento di agricoltori e allevatori, ha lanciato una provocatoria petizione sulla piattaforma ‘change.org’ (https://www.change.org/p/il-wwf-e-altri-devono-pagare-i-danni-causati-dalla-fauna?recruiter=89431538&recruited_by_id=52a618c3-ac60-437f-83f9-e44aed93b27d&utm_source=share_petition&utm_campaign=share_for_starters_page&utm_medium=copylink) chiedendo che i danni all’agricoltura e i risarcimenti per gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica siano pagati dalle associazioni ambientaliste. Rossi ha spiegato la sua posizione all’agenzia LaPresse, denunciando una situazione che definisce “insostenibile” per chi lavora nei campi e negli allevamenti.

“Da anni, l’agricoltura subisce i danni dalla fauna selvatica che viene protetta dagli ambientalisti,” ha dichiarato Rossi. Secondo il presidente del Cospa, le associazioni ambientaliste, che ricevono una parte significativa delle tasse dei cittadini attraverso il 5×1000, non dovrebbero essere esenti da responsabilitĆ  per le conseguenze negative delle loro azioni. “Noi agricoltori siamo lasciati a sopportare i costi dell’intrusione animale nei nostri campi. Non ĆØ giusto che queste organizzazioni beneficino cosƬ tanto a spese dei cittadini,” ha aggiunto Rossi.

La petizione, che Rossi definisce “una vera e propria provocazione,” mira a sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sulla necessitĆ  di una maggiore equitĆ  nella gestione della fauna selvatica. “Propongo la petizione affinchĆ© i danni vengano pagati da chi promuove la campagna contro il prelievo venatorio e gli autori della reintroduzione di fauna alloctona,” ha spiegato Rossi, riferendosi alle polemiche legate al prelievo programmato di circa 460 cervi in Abruzzo, previsto dal 14 ottobre secondo una delibera regionale.

Il coordinatore del Cospa ha sottolineato come i danni causati dalla fauna selvatica rappresentino una questione rilevante non solo in Abruzzo, ma in molte altre parti del mondo. Citando uno studio pubblicato sul Journal of Economic and Policy, Rossi ha ricordato che nel 2019 i danni alle colture in Italia hanno superato i 120 milioni di euro. “Non ĆØ opportuno che queste spese vadano a carico dei contribuenti? Gli agricoltori forniscono cibo per la fauna e gli ambientalisti la proteggono, ma chi supporterĆ  gli agricoltori?”

Rossi ha infine lanciato un appello al Governo, chiedendo misure concrete per obbligare le associazioni ambientaliste e i loro sostenitori a risarcire i danni causati dalla fauna selvatica. “Riconosciamo l’importanza della protezione degli animali, ma non dovrebbe essere fatta a spese di chi lavora duramente per nutrire il nostro Paese,” ha concluso.

La petizione ha giĆ  suscitato ampio dibattito, riflettendo una crescente tensione tra il settore agricolo e le organizzazioni ambientaliste. SarĆ  interessante vedere come le istituzioni risponderanno a questa inusuale richiesta e quale impatto avrĆ  sul futuro della gestione della fauna selvatica in Italia.

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