PER UNA PROROGA POLITICA
di Massimo Di Paolo – Prima dell’estate, i “pasticcieri”risultavano sull’orlo di una crisi di nervi. Perché di pasticcio si è trattato. L’esperienza politica e amministrativa sulmonese era partita con altri intenti. Le aspettative erano altissime e ormai alla terza stagione del cult “Liberamente Sulmona” la condizione è un pò deludente. L’estate, va dato atto, ha portato ristoro e su questa rubrica, abbiamo già manifestato apprezzamenti e rilevato criticità su cui si dovrebbe impostare un ragionamento. La storia amministrativa recente, potrebbe essere presa come campione per lo studio della politica nazionale appena trascorsa. Senza mettere le mani avanti: la coalizione e la serie “Di Piero & Company” sembrava, nel complesso, proporre un approccio e delle prospettive strepitose. Ciò detto però, alla terza stagione, che sta per iniziare, si rileva un vuoto enorme che fa mancare le basi per ogni forma di ricostruzione. Un grande buco in un pezzo di formaggio Emmental: non si rintraccia la dimensione politica. Non è roba da poco conto. Qualche premessa: con un battito di ciglia 1.053 voti della maggioranza sono traslati in opposizione, la Giunta ha subito cambiamenti radicali e shock da abbandoni ripetuti con ulteriori assestamenti. Il programma di mandato si è perso definitivamente. Le scelte del governo di centro-sinistra,hanno abbandonato totalmente le tematiche proprie del campoprogressista. Non parliamo degli interventi sul sociale, politiche giovanili, della casa, della fiscalizzazione locale, del commercio, del centro storico, della scuola, dello sport perchè già in altre occasioni abbiamo espresso sgomento, sorpresa ed incredulità. L’analisi e l’impostazione del bilancio, approvato -sempre senza colpo ferire- la dice lunga.
Per carità, iniziative molari sono state fatte, sia ReteAbruzzo che altre testate hanno sempre riportato le notizie belle, spesso enfatizzando e dando fuoco a lumicini da cappella. Ma la condizione che si sta definendo per i prossimi tempi è di una fragilità politica imbarazzante. Qualche rampante da tastiera e amici della maggioranza, non accettano le posizioni che si esprimono su “Strumenti & Parole” sottolineando il lavoro fatto, l’impegno profuso, la macchina amministrativa che non regge gli alti regimi, le condizioni “trovate” residuali delle ultime amministrazioni, senza parlare delle analisi “psicologiche” su quel consigliere o sull’altro. Ma il tempo è stato galantuomo e molto ha già chiarito. La funzionalità politica: commissioni deserte, ambivalenza con gruppi di minoranza, omissioni di analisi e di scelte -vedasi Cogesa, “casetta” di Roncisvalle, trasporti, cultura, scuole, PNRR- solo per citarne alcune. Poi la maschera da utilizzare per gli “accordi”: non sappiamo se formali o per comunità e comodità di intenti. Certo è che l’otto a otto del Consiglio comunale, si è retto grazie ad assessori e consiglieri -in ricollocazione o trasferta- provenienti dalle truppe da sottobosco dell’allora rivale elettorale. Non parliamo poi delle relazioni Istituzionali e della ricollocazione di Sulmona in un bacino di interessi regionale. Tema troppo complesso dicono, per cui si è pensato di bypassarlo. Resta inoltre imbarazzante la posizione del PD cittadino, partito che ha dato vita a questo governo con la maggiore rappresentanza consiliare allo stato dei fatti. Edward Banfield userebbe il concetto di “familismo amorale” pensando a un partito governato e rappresentato da piccole podestà locali che dimenticano funzioni, etica, progetti per il bene comune. Non si rintraccia, negli indirizzi politici ed amministrativi proposti dal PD in questi ultimi anni, un solo intervento ed una sola azione che possa dimostrare il contrario. È periodo congressuale, si auspica un’apertura di confronti e di dibattiti affinché tutti, iscritti e non,possano contribuire ad aprire una riflessione: utile, urgente e se necessaria, anche robusta.
A settembre inizierà l’ora della grande bonaccia. I rappresentanti di Italia Viva hanno già mandato segnali per una rivisitazione del campo largo con Giunta politica. Alcune frange del PD vorrebbero una rivisitazione generale – speriamo – per un rinnovato approccio politico e di metodo. Sbic terrà le posizioni e più che chiacchiere – molto volubili- non farà. Il Movimento 5 Stelle – pur con la fragilità del momento in campo nazionale- o negherà definitivamente i principi fondanti e gli accordi che portarono alla nascita della coalizione o dovrà uscire dall’impasse retta e mantenuta dal proprio Consigliere che con 56 voti di preferenze potrebbe suonare La Marsigliese.
Resta sospeso – ma non è del tutto vero- il mistero delle opposizioni. Allo stato attuale nulla sembra mutato sotto i vapori estivi. All’ambivalenza e opportunismo dei gerosolimiani, si contrappone la certezza che a sinistra spunta Fratelli d’Italia:ormai in maggioranza. Il resto dell’opposizione tiene testa, per come può, con la certezza di essere l’unica componente del Consiglio comunale a destare attenzione in una Comunità stanca edisillusa .
Quanto sopra per dire che l’emergenza che Sulmona vive non va dissipata o appena riflettuta: va osservata e condivisa. E le riflessioni critiche, che sollecitano suscettibilità, aspettative e fragilità, non vanno diffamate o sminuite, ma rintracciate e correlate ai fatti, elle disfunzioni, alle criticità: alle omissioni. Con la speranza che il tempo che aprirà Settembre, possa suggerire azioni ed interventi di efficienza che esulano dalla tradizionale prassi politico-amministrativa.
Settembre. Sarà tempo delle proroghe politiche, forse le ultime. Speriamo che siano sottoscritte dinanzi a nuovi impegni e non ad accordi. Dinanzi a temi importanti da affrontare: certi e condivisi.
Bella analisi e descrizione che nasconde però la polvere sotto il tappeto. Politica delle clientele fino ad ora con il tentativo di far credere l’impossibile.
https://www.veramente.org/it/notizie/2016-giorni-merla.html
Falla corta, la tanta decantata e temuta joint venture fra dx e sx non c’è stata (e il finora ci va sempre e comunque per tenere il piede in 2 scarpe…), e ora ci si lancia in “una profezia più statica” , LA BONACCIA, che dovrebbe porla in una maggiore tranquillità espositiva, sempre che la “palla” di vetro opaco questa volta dia l’esito voluto e che non venga confusa con la sfera di qualche lampadario old style!