AL VIA I LAVORI PER LA CENTRALE SNAM, MA ESPLODE LA POLEMICA SUI RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI
La Snam è pronta a iniziare le opere di cantiere per la costruzione della centrale di spinta a Case Pente, con i lavori che dovrebbero partire già dalla prossima settimana. Il Ministero ha dato il via libera per operare su una parte del sito non interessata dagli scavi archeologici, che sono ancora in corso. Si tratta, per ora, di opere di fortificazione del perimetro in vista della realizzazione della centrale.
Tuttavia, la notizia ha suscitato immediate reazioni da parte dei Comitati cittadini per l’ambiente, che denunciano il rischio di distruzione di un patrimonio archeologico di inestimabile valore. Secondo i Comitati, infatti, a Case Pente sono state rinvenute tracce di un villaggio risalente a circa 3500 anni fa, ben prima della fondazione di Sulmona. I resti, che includerebbero una serie di capanne, testimoniano l’esistenza di un insediamento preistorico di grande importanza storica.
“Questa fondamentale testimonianza della nostra storia rischia di scomparire per sempre sotto le colate di cemento che la multinazionale del gas si appresta a riversare sull’area”, scrivono i Comitati in una nota, “e ciò in totale spregio della normativa nazionale e della Convenzione europea per la salvaguardia del patrimonio archeologico del 1992”. I Comitati definiscono questa situazione come una “follia” e accusano il Ministero della Cultura di permettere la distruzione di un sito di enorme rilevanza.
I Comitati sono convinti che ulteriori scavi nelle aree adiacenti potrebbero portare alla luce nuove testimonianze di grande importanza storica. “È altamente probabile che proseguendo negli scavi possano emergere altre importanti testimonianze, confermando quanto già nel 2008 scriveva la Soprintendenza regionale: Case Pente costituisce un complesso archeologico tra i più importanti e inediti dell’area peligna.”
L’appello finale dei Comitati è rivolto alla politica, affinché sull’intero sito venga imposto un vincolo archeologico che impedisca ogni alterazione dello stato attuale e preservi per le future generazioni un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale.
Appellarsi alla politica è un suicidio !!!
Le future generazioni sono già compromesse , così come cultura e storia.
Non si impara o ricorda orrori passati e presenti.