SPAVENTATO DAI BOTTI, MUORE D’INFARTO: LA TRISTE STORIA DI CARD, PASTORE ABRUZZESE DI 6 ANNI
Una tragedia ha colpito la comunità della valle, portando alla ribalta un tema delicato e troppo spesso trascurato: la convivenza tra le tradizioni popolari e la tutela degli animali d’affezione. La vittima è Card, un pastore abruzzese di appena sei anni, che non è riuscito a sopravvivere allo spavento causato dai botti esplosi in occasione della festa a Cantone d’Introdacqua. Un dolore immenso per la sua padrona, Roberta, che ha perso non solo un animale, ma un vero e proprio membro della famiglia.
Roberta, devastata dall’accaduto, ha deciso di condividere la sua esperienza sui social, richiamando l’attenzione su un problema che affligge molti proprietari di animali domestici, specialmente nelle zone periferiche e rurali, dove i fuochi pirotecnici durante le festività religiose sono una consuetudine. “Il mio cane è morto di crepacuore,” racconta Roberta con la voce rotta dal dolore. “Pur avendo una zampa lussata, ieri è salito sulle scale cento volte e cento volte è disceso giù, sempre accanto a me che cercavo di tranquillizzarlo, proprio lui che di gradini non ne aveva saliti e scesi mai, a motivo della zampa lussata, e tutto questo per cosa? Per la paura degli spari”.
Il dramma vissuto da Roberta e dal suo amato cane Card ha sollevato numerose polemiche. “Mi meraviglio delle autorità che proibiscono gli spari di Capodanno, ma non muovono un dito per controllare quelli delle altre feste religiose,” continua la donna, ponendo l’accento sulla necessità di una maggiore attenzione verso la sicurezza e il benessere degli animali. Roberta ricorda anche l’importanza dei cani per gli abitanti delle frazioni e delle periferie, dove spesso fungono da uniche sentinelle e compagni fidati in case isolate.
La vicenda ha assunto un significato ancora più doloroso considerando che si è verificata alla vigilia della Giornata Internazionale del Cane, una ricorrenza che celebra l’importanza di questi animali nella vita delle persone. L’episodio è stato segnalato informalmente alle forze dell’ordine, ma il dolore di Roberta rimane un grido d’allarme per tutte le comunità, affinché si trovino soluzioni che permettano di rispettare le tradizioni senza mettere in pericolo la vita dei nostri amici a quattro zampe.
Questa triste storia è un monito per tutti: la sicurezza e il benessere degli animali devono diventare una priorità nelle nostre comunità, anche durante le feste.
Vietate i botti pagliacci ignorati