STELLANTIS: MAGNACCA, L’AZIENDA FACCIA CHIAREZZA SULLO STABILIMENTO DI ATESSA

“Sono troppe e allarmanti le voci che si rincorrono sulle sorti dello stabilimento Stellantis di Atessa e i segnali che arrivano non sono certo confortanti nonostante le rassicurazioni che si erano avute sulla cessazione della cassa di integrazione in questo mese di agosto”. A dichiararlo l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca nel commentare il prolungamento della cassa integrazione nello stabilimento abruzzese di Stellantis e registra le rinnovate preoccupazioni dei sindacati.

“Dobbiamo purtroppo constatare che è invece a oltranza l’utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte di Stellantis. Un procedere a passo d’uomo – commenta l’assessore – segno di poca chiarezza da parte del gruppo presieduto da Tavares da quale ci aspetteremmo di ascoltare annunci concreti e certi sul futuro del plant della Val di Sangro”

“Pur nella consapevolezza che occorra mantenere equilibrio ed equidistanza, l’istituzione regionale è attenta rispetto allo scenario che coinvolge la produzione dei veicoli leggeri Ducato. Stante l’attuale situazione è chiaro che si necessita di un tempestivo chiarimento, atteso che confusione e disinformazione non aiutano l’immagine commerciale dell’azienda, che pure ha il suo valore, ma soprattutto la tranquillità dei lavoratori, dei fornitori e delle loro famiglie. Da parte di Stellantis ci aspettiamo azioni concrete che diano certezza sul futuro dello stabilimento di Atessa” conclude l’assessore alle Attività Produttive

2 thoughts on “STELLANTIS: MAGNACCA, L’AZIENDA FACCIA CHIAREZZA SULLO STABILIMENTO DI ATESSA

  • Ci sta tanta poca chiarezza, in ex sevel si lavora come dei pazzi altro che cassa integrazione come voi mas media sbandierate…..ho vi voglio far credere minimo rispetto è massima resa…chi vuole capire capisca….

  • Fa benissimo l’assessore ad essere preoccupata, in 40 anni non si è mai avuto un rallentamento produttivo così grande.
    Tolto un turno di lavoro, ridotto i 2 turni,…. incredibile un plant con capacità produttiva di 1270 furgoni giorno passata oggi a meno di 700 furgoni.
    Poi vi è anche la mancanza di professionalità perché la maggior parte dei dipendenti anziani sono stati invitati gentilmente o con forza ad andare via.
    Poi Tavares vuole anche gli incentivi….e le persone che state mandando via prima del pensionamento chi li sostiene se non lo stato italiano

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