RINNOVATO IL GEMELLAGGIO TRA VILLALAGO E FORNELLI: PERCORSO DI FEDE E TRADIZIONE

Un cammino che si ripete, scandito da riti antichi e sempre uguali, per rinnovare la tradizione che unisce le comunità di Villalago e Fornelli. Ieri, alla vigilia della festa di San Domenico a Villalago, si è rinnovato il gemellaggio tra i pellegrini partiti da Cocullo e quelli giunti da Fornelli, in provincia di Isernia, accomunati dalla devozione verso San Domenico Abate, il Santo che da sempre li lega ai “cugini” abruzzesi.

L’incontro tra le due delegazioni è avvenuto presso l’eremo dedicato a San Domenico, un luogo di profonda spiritualità, dove i pellegrini hanno ribadito l’impegno comune a proseguire nel lavoro di rete e nella ricerca sul valore e l’importanza della devozione al Santo. La delegazione proveniente da Cocullo, celebre per la festa dei serpari, è stata particolarmente numerosa. Guidata dall’esperto AIGAE Luciano Di Berardino, ha attraversato Anversa degli Abruzzi e Castrovalva, per poi raggiungere l’eremo sulle sponde del lago di San Domenico.

Questo percorso di fede si arricchisce della bellezza naturalistica dei luoghi attraversati, dove la spiritualità si fonde con l’incanto dei paesaggi. I pellegrini hanno potuto ammirare i tre laghi – Barrea, Scanno e San Domenico – e i panorami mozzafiato che rendono l’esperienza religiosa unica ed emozionante.

Il cammino è anche un viaggio nel ricordo del miracolo attribuito a San Domenico, che salvò un bambino di Fornelli morso da un cane randagio. Secondo la tradizione, il miracolo avvenne proprio nei pressi dell’eremo, dove oggi i pellegrini tornano ogni anno per rinnovare la loro devozione.

L’incontro tra le comunità di Villalago e Fornelli non è solo un momento di fede, ma anche di condivisione e di rafforzamento di un legame che affonda le radici nella storia e nella tradizione, e che continua a vivere grazie all’impegno delle nuove generazioni. Un gemellaggio che, anno dopo anno, si conferma come un simbolo di unità e di continuità, in onore di San Domenico Abate.

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