PERIODO ESTIVO E LOTTA ALLE ZANZARE

A cura del dottor Maurizio Proietti – Sebbene in Italia non ci siano, attualmente, condizioni per lo sviluppo di epidemie virali dovuta alla presenza delle zanzare, considerate possibili vettori di malattie tropicali, vengono effettuate imponenti disinfestazioni per combatterle. L’Italia è il Paese europeo che utilizza più insetticidi. 

Nei Paesi dove queste malattie sono endemiche o epidemiche, le campagne contro le zanzare non le hanno mai distrutte completamente, piuttosto hanno favorito la selezione di ceppi resistenti e ucciso i loro predatori naturali.

Alla luce di quanto appena riportato, la Direttiva 2009/128/CEI (paragrafo 4 dell’allegato III “Principi generali di difesa integrata) recita: … “ai metodi chimici devono essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici ed altri metodi non chimici per ottenere un adeguato controllo degli organismi nocivi”. Nell’art. 3-quater n. 152 del decreto legislativo 3 aprile 2006, “Norme in materia ambientale” si legge che l’attività della pubblica amministrazione, nell’ambito della scelta tra interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità, deve dare prioritariaconsiderazione alla tutela ambientale.

 

Il Piano di Azione Nazionale dei Pesticidi del Ministerodell’Ambiente (febbraio del 2014) impone misure specifiche da adottare nelle aree con maggiore concentrazione di popolazione: parchigiardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative e aree verdi di pertinenza scolastica o con esse confinantiSono queste le aree in cui è espressamente fatto divieto di utilizzo di pesticidi dannosi per la salute.

Purtroppo, molti Enti Locali disattendono queste disposizioni: sono molti i Comuni italiani che effettuano disinfestazioni contro gli insetti molesti attraverso l’uso sistematico e aprioristico di sostanze  sintetiche contaminanti. Sono poche le Amministrazioni che adottano adeguate campagne di informazione ed educazione dei cittadini.

 

Uno dei maggiori pericoli è quello dell’inadeguata valutazione delle possibili sinergie tra le sostanze asperse e altre sostanze inquinanti presenti nell’ambienteLa lotta alle zanzare assume connotati inquietanti, perché nelle ordinanze comunali le irrorazioni di insetticidi sono giustificate dal rischio epidemiologico riguardante Dengue e Chikungunya (trasmesse da zanzare del genere Aedes) e West Nile Virus (trasmesso da Culex).

Passo la penna a Massimiliano Bianco e Roberto Ronchetti Tali giustificazioni non hanno valore in quanto, attualmente, pur in presenza di stabili popolazioni di zanzare in grado di trasmettere virus e pur essendo questi importati in quantità massiccia da turisti con viremia, mancano nelle nostre aree geografiche le condizioni ambientali che consentano ad un agente patogeno virale di diffondersi e di infettare efficacemente l’ospite-uomo come abbondantemente avviene nelle aree con climatropicale Pertanto il verificarsi di rari casi di Dengue eChikungunya nell’Europa Occidentale, non è, almeno per il momento, un pericolo reale. Ciò non toglie importanza ai cambiamenti climatici: negli ultimi 20-30 anni si è verificato in Italia un aumento di un grado centigrado nella temperatura media e, come tutti sanno, c’è una minacciosa tendenza a ben più gravi modificazioni verso l’alto. È perciò quanto mai necessaria una riflessione approfondita sulla pianificazione strategica di misure non tese semplicisticamente soltanto ad eliminare al momento attuale un fastidio’ alla popolazionema che tengano conto del fatto che irrorando insetticidi oggi si creano insetti resistenti che non saremo in grado di combattere nel deprecato caso di epidemie future.

Piretroidi

 

Come si rileva dalla lettura dei capitolati, delle ordinanze delle linee guida della maggior parte dei Comuni e delle Regioni, gli insetticidi più utilizzati in ambito urbano per la lotta adulticida sono i piretroidi. I piretroidi sono dannosi per la fauna e per la diversità vegetale.

Un’alternativa importante è la lotta alle zanzare condotta mediante l’utilizzo di microrganismi (batteri) ad azione larvicida. È importante intervenire negli ambienti in cui questi insetti si riproducono e vivono (le zanzare si spostano di poche centinaia di metri dal luogo dove sono nate). A tale scopo sono disponibili efficaci dispositivi meccanicima poco utilizzati dai Comuni nonostante intervengano in uno dei maggiori prevedibili focolai quali i tombinisi tratta di caditoie con dispositivi che consentono il passaggio dell’acqua e dei detriti, ma in grado di chiudersi al termine del deflussoimpedendo alle zanzare di raggiungerel’acqua stagnante per la deposizione delle uova. 

Questo è però possibile nei Comuni in cui le caditoie non sono ostruite!

Nel 2015, gli autori su citati affermarono che “Le zanzare, fortunatamente, non rappresentano oggi in Italia un problema sanitario. Pertanto la crociata della “lotta alle zanzare” condotta energicamente in tutto il Paese mediante pressanti ordinanze dei Sindaci non ha finalità mediche, ma è tutt’al più un tentativo di ridurre il fastidio alla popolazione: ciò può essere in larga misura ottenuto con l’allontanamento dell’insetto dalle aree antropizzate,cosa che si persegue eliminando o coprendo i luoghi adatti alla deposizione delle uova, fondamentalmente le raccolte di acqua stagnante.

Si fa questo agitando lo spettro della potenziale trasmissione di malattie da parte delle zanzare e si attuano, ora e in manieramassiccia, misure da applicare solo in presenza di reali epidemie, che nelle altre Nazioni Europee non vengono applicate affatto o con tutt’atra, più meditata, modalità e che pertanto sono inutilmente contaminanti e fortemente costose.

Su questa tematica sono assolutamente necessarie campagne di informazione dei cittadini che devono, dopo essere stati adeguatamente informati, condividere, oppure no, le azioni proposte dalle “ordinanze” dei Sindaci. [1-2]

 

Riprendendo in parte il documento dei due autori su citati, i medici per l’ambiente: International Society Doctors for the Environment (ISDE), hanno preso posizione indirizzando una lettera ai Sindaci lombardi, avente come oggetto “ Trattamenti adulticidi nei confronti delle zanzare – efficacia e rischi per lasalute umana e per l’ambiente. Un documento in cui si riportano le Linee Guida ISPRA per il contenimento della zanzara tigre, e si forniscono ai Sindaci indicazioni sugli strumenti di lotta preventiva e integrataInoltre, viene ribadito che in genere i prodotti biocidi per le zanzare, anche se regolarmente Autorizzati sono classificati come “miscele pericolose.

 

Il documento integrale a firma del dottor Celestino Panizza lo trovate al seguente url:

 

https://www.isdenews.it/wp-content/uploads/2024/08/2024-Lettera-Sindaci.pdf

Referenze

[1] Pietro Massimiliano Bianco ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale

[2] Roberto Ronchetti Prof. Em. di Pediatria, Università “la Sapienza di Roma”, presidente ISDE Lazio

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